Eccoci, finalmente. Come ogni anno abbiamo selezionato per voi un elenco dei 30 dischi internazionali che a nostro parere hanno caratterizzato al meglio questi ultimi 12 mesi. Il criterio è sempre lo stesso: la classifica è il risultato dei voti di ciascuno di noi, in ordine crescente. I gusti sono gusti e sicuramente mancherà qualche disco che a voi invece è piaciuto tanto, ma la nostra speranza è quella di mettervi d’accordo tutti e magari farvi scoprire qualcosa di nuovo che avevate sottovalutato.
Qui sotto trovate la classifica generale e poi, a seguire, le classifiche personali di ciascuno di noi. Fateci sapere, nel caso, quali album aggiungereste. Nei prossimi giorni pubblicheremo la classifica dei dischi italiani. Buon ascolto!
A cura di Paolo
30. Pinegrove – 11:11
A 10 anni dall’esordio, i Pinegrove sono tornati con il loro quinto album in studio. Un lavoro più morbido dei precedenti, per certi versi più genuino, che riflette sul tempo che passa e sugli errori personali commessi dal leader Evan Stephans Hall. (Paolo)
29. Red Hot Chili Peppers – Unlimited Love
“Unlimited Love” rappresenta la gioia del ritorno di un chitarrista unico come John Frusciante. Uno che sa dare spazio agli altri senza tirarsi indietro, uno che mette la propria indelebile firma su ogni nota che produce, senza soverchiare i propri compagni di band. Questo album è quindi quello del ritorno dei “veri” Red Hot Chili Peppers (leggi la recensione di Andrea Manenti).
28. Jack White – Fear Of The Dawn
Le dodici tracce che compongono questa nuova opera non sbagliano un riff che sia uno, né una melodia (leggi la recensione di Andrea Manenti).
27. Bill Callhan – YTILAER
Attraversare specchi non è mai stato così divertente. (Tommaso Vecchio)
26. Philip Jon Taylor – Supportive Partner Please Stand Here
Cantante, autore, producer e polistrumentista scozzese. Il suo nome è legato ai PAWS, band di Glasgow di cui è membro fondatore. Dopo aver girato il mondo per presentare i quattro album pubblicati con il gruppo, ha deciso di intraprendere nuove avventure sonore e una carriera solista a suo nome. Questo è il suo secondo, magico LP (leggi l’intervista a cura di Carlo Pinchetti).
25. Burial – Antidawn
Un disco certamente difficile, ambizioso, che vede il producer inglese alle prese con una materia oscura, notturna e gelida. Musica ridotta allo stato gassoso, come annunciato dallo stesso artista: un vapore nero che ri-definisce il suo concetto di ambient. (Paolo)
24. Gabriels – Angels & Queens – Part I
I Gabriels sono un trio composto dal cantante gospel Jacob Lusk (vecchia conoscenza, si fa per dire, di American Idol edizione 2011), il regista, produttore e DJ inglese Ryan Hope e il compositore classico e violinista Ari Balouzian. I tre talenti insieme danno vita a un new soul di eccezionale fattura. “Angels & Queens” è il loro primo LP. La seconda parte è prevista nel 2023. (Paolo)
23. Jamie T – The Theory Of Whatever
Sono lontanissimi i tempi di Sticks ‘N’ Stones (un po’ meno quelli di Zombie), ma il buon vecchio Jamie Treays resta legato al mix letale di indie-rock, hip-hop e garage che lo ha reso famoso ormai 15 anni fa. In un’epoca come questa, un disco del genere, così orgogliosamente aggrappato al proprio passato, è preziosissimo. (Paolo)
22. Disq – Desperately Imagining Someplace Quiet
Sin dall’iniziale Civilization Four, ottimo singolo fra Dandy Warhols e Blur, le dodici tracce in scaletta scorrono implacabili andando a colpire le zone della mente in cui ha origine il piacere (leggi la recensione di Andrea Manenti).
21. Editors – EBM
Ci giochiamo la carta un po’ mainstream con l’elogio a questo nuovo lavoro degli Editors. La band di Tom Smith ha costruito negli anni una discografia a tratti molto discutibile. Qui si apprezza la nuova virata elettro-synth-industrial garantita dall’ingresso in formazione di Blanck Mass dei Fuck Buttons. (Paolo)
20. The Bug Club – Green Dream in F#
Forse il disco più divertente del 2022. L’album indie per eccellenza suonato da un giovane trio gallese con in testa il punk-rock e il garage più melodico degli Anni ’80. (Paolo)
19. Ezra Furman – All Of Us Flames
La decisione difficile, ma inequivocabile, di non sfruttare il successo e di compiere, al contrario, l’ennesimo passo in avanti verso un cantautorato vero, forte e sincero che mescola in egual modo Bob Dylan e le dive d’inizio Novecento, Lou Reed e Trent Reznor, il punk e il giudaismo (leggi la recensione di Andrea Manenti).
18. Black Country, New Road – Ants From Up There
Questo nuovo album dei Black Country, New Road ha un retrogusto amarognolo. Non ho detto cattivo, ma amarognolo. Insomma, è ficcante, quasi lacrimogeno. Nel senso delle lacrime che potrebbe stimolare (leggi la recensione di Paolo).
17. Horsegirl – Version of Modern Performance
Il miglior esordio del 2022 è quello di un trio di Chicago che smatta per Sonic Youth, Pavement e compagnia cantante. (Paolo)
16. Angel Olsen – Big Time
Prodotto da Jonathan Wilson, “Big Time” descrive un tentativo di rinascita dopo un periodo che a livello personale ha segnato, spesso tragicamente, la vita di Angel Olsen. Si riparte a suon di country e tradizione americana, con l’orchestra che fa capolino. (Paolo)
15. Kendrick Lamar – Mr. Morale & The Big Steppers
L’uscita di un nuovo disco di Kendrick Lamar è pur sempre un evento. Roba tipo il ritorno del messia. Lavoro mastodontico, doppio, che questa volta si concentra sui concetti di paternità, famiglia e terapia. (Paolo)
14. Elvis Costello & The Imposters – The Boy Named If
A 68 anni suonati, Elvis Costello torna sul luogo del delitto e recupera lo spirito ribelle e rock’n’roll che lo rese noto in tutto il mondo ormai più di quattro decadi fa. (Paolo)
13. Yard Act – The Overload
Testi attuali, fra fake news, giorni di paga, lotta alla mentalità che spinge l’uomo alla ricchezza; ritmi ballabili e trascinanti, che rendono arduo non muovere i fianchi; e infine la voce di James Smith, che spicca per la sua teatralità, fra il recitato filosofeggiante e una declamazione che raramente tende al cantato (leggi la recensione di Andrea Manenti).
12. Spoon – Lucifer On The Sofa
Disco praticamente perfetto, di una classe immensa, che riporta la band americana ai livelli altissimi ai quali ci aveva abituati già prima del 2000. Inginocchiamoci. (Paolo)
11. Phoenix – Alpha Zulu
I Phoenix sono gli unici reduci del french touch perché sono semplicemente i migliori. In questo nuovo lavoro mettono in mostra la loro innata capacità di scrivere brani killer che ti prendono e ti portano via. Vedi Aplpha Zulu, Tonight (con Ezra Koenig) e After Midnight. (Paolo)
10. Peter Doherty & Frédéric Lo – The Fantasy Life Of Poetry & Crime
Pete Doherty recupera la sua fama di poeta per esplorare temi importanti e affascinanti quali l’immedesimazione fra opera d’arte e autore, la maschera pirandelliana, la Normandia di Maurice Leblanc, il poema “Invictus” di Henley e lo storico Bernard Wasserstein, ma anche tematiche più attuali come la pandemia, o molto personali come lo stereotipo della bellezza legato alle rockstar (leggi la recensione di Andrea Manenti).
9. Paolo Nutini – Last Night in The Bittersweet
Il lavoro più complesso (maturo?), e forse anche il più valido, di Paolo Nutini arriva quando meno te lo aspetti. Nessuna pretesa radiofonica: soltanto sentimento, di quello buono. (Paolo)
8. Dry Cleaning – Stumpwork
Copertina disturbante per un’opera che prova ad andare oltre il già apprezzatissimo esordio. Dal post-punk kimgordoniano di “New Long Leg” si passa a un art-rock costantemente minato a volte dall’onda morbida del dream pop, altre dal graffio indie. Con la voce di Florence Shaw sempre in primo piano. (Paolo)
7. Weyes Blood – And In The Darkness, Hearts Aglow
La musica di Weyes Blood sembra provenire da un universo lontano, eppure così familiare, governato dal cantautorato classico di Carol King e Joni Mitchell, con uno sguardo critico rivolto sempre al futuro. (Paolo)
6. Alvvays – Blu Rev
Demolizioni shoegaze controllate dalla gentilezza dell’indie-pop, equilibri che si sostengono con meravigliosi contrasti. (Tommaso Vecchio)
5. Wet Leg – S/T
Chaise Longue è indubbiamente il tormentone indie dell’anno. Il singolo, in realtà, era uscito nel 2021, ma ha tenuto botta fino all’uscita dell’album omonimo del duo britannico. Un disco che contiene quasi soltanto hit. (Paolo)
4. Arcade Fire – WE
“WE” è un album che più lo ascolti, più ti piace. All’inizio dici “bah, gli Arcade Fire non sono più quelli di una volta…”. Poi però ti ricredi e ti si apre un mondo che credevi perso (leggi la recensione di Paolo).
3. Big Thief – Dragon New Warm Mountain I Believe In You
“Dragon New Warm Mountain I Believe In You” gode della magia degli istanti in cui un gruppo di amici si ritrova chiuso in uno (o più) luoghi per creare qualcosa di bello (leggi la recensione di Andrea Manenti).
2. The Smile – A Light for Attracting Attention
Che parlando di Thom Yorke e Johnny Greenwood ci si avvicini oggettivamente al concetto di genio, almeno in ambito pop contemporaneo, non è una novità… (leggi la recensione di Andrea Manenti).
1. Fontaines D.C. – Skinty Fia
Terzo album per i Fontaines D.C., che nel giro di quattro anni si aggiudicano due primi posti nelle classifiche di fine anno di indie-zone (e non solo). È il segno che le chitarre sono tornate a vincere (anche se da queste parti, per la verità, non avevano mai perso) e che il rock dal sapore indie ha finalmente trovato una nuova band di riferimento. (Paolo)
Le classifiche personali
Paolo
- The Smile – A Light For Attracting Attention
- Spoon – Lucifer On The Sofa
- Big Thief – Dragon New Warm Mountain I Believe In You
- King Gizzard & The Lizard Wizard – Omnium Gatherum
- Arcade Fire – We
- Hooveriii – A Round Of Applause
- Day Wave – Pastlife
- The Bug Club – Green Dream in F#
- Launder – Happening
- PUP – THE UNRAVELING OF PUPTHEBAND
- Eels – Extreme Witchcraft
- Weird Nightmare – S/T
- Built To Spill – When The Wind Forgets Your Name
- Oneida – Success
- Jack White – Entering Heaven Alive
Tommaso Vecchio
- Bill Callahan – YTILAER – Attraversare specchi non è mai stato così divertente.
- Disq – Desperatly Imagining Some Place Quiet – La speranza che un certo tipo di rock magicamente sbilenco abbia ancora futuro
- Surf Curse – Magic Hour – Se hai 13 anni e inizi a suonare garage-punk chiamando la tua band come un film di Vincent Gallo già mi fai capire che non scherzi un cazzo..
- Alvvays – Blu Rev – Demolizioni shoegaze controllate dalla gentilezza dell’indie-pop, equilibri che si sostengono con meravigliosi contrasti.
- Afghan Whigs – How do you burn? – Cara vecchia Adrenalina.
- Kevin Morby – This is a Photograph – Praterie da camminare lentamente con lo sguardo fisso all’orizzonte. Impavidi, avanti si va.
- Jason Collet – Head Full of Wonder – La canzone pop-rock cotta a puntino con la ricetta canadese di chi scrive belle canzoni con mestiere da tanti, tantissimi anni.
- Momma – HouseHold Name – Aver sempre 20 anni, aver sempre 20 anni, aver sempre 20 anni, aver sempre 20 fottutissimi anni.
- The Burning Hell – Garbage Island – Un posto magico dove non si butta via nulla e tutto si trasforma… è magia.
Andrea Manenti
- Red Hot Chili Peppers – Unlimited Love
- Big Thief – Dragon New Warm Mountain I Believe In You
- Red Hot Chili Peppers – Return of the Dream Canteen
- Ezra Furman – All of Us Flames
- Fontaines D.C. – Skinty Fia
- The Smile – A Light for Attracting Attention
- Elvis Costello & The Imposters – The Boy Named If
- Jack White – Fear of the Dawn
- Peter Doherty & Frédéric Lo – The Fantasy Life of Poetry & Crime
- Anaïs Mitchell – Anaïs Mitchell
- Jamie T – The Theory of Whatever
- Fantastic Negrito – White Jesus Black Problems
- Disq – Desperately Imagining Someplace Quiet
- Kendrick Lamar – Mr. Morale and The Big Steppers
- Bruce Springsteen – Only the Strong Survive
Andrea Fabbri
- Arcade Fire – WE
- Yeah Yeah Yeahs – Cool It Down
- The Smile – A Light for Attracting Attention
- Weyes Blood – And In The Darkness, Hearts Aglow
- Spoon – Lucifer on the Sofa
- Editors – EBM
- Phoenix – Alpha Zulu
- Fontaines D.C. – Skinty Fia
- Julia Jacklin – PRE PLEASURE
- The Beths – Expert in a Dying Field
- Alvvays – Blue Rev
- Goose – Dripfield
- Mitski – Laurel Hell
- Yard Act – The Overload
- King Hannah – I’m Not Sorry, I Was Just Being Me
Carlo Pinchetti
- Philip Jon Taylor – Supportive Partner Please Stand Here
- Pinegrove – 11:11
- Band Of Horses – Things Are Great
- Big Thief – Dragon New Warm Mountain I Belive In You
- White Lighters – Breaker Boy
- Martha – Please Don’tTake Me Back
- Simon Joyner – Songs From A Stolen Guitar
- Ezra Cohen – The Sweet Million
- Ezra Furman – All Of Us Flames
- Wilco – Cruel Country
- Gently Tender – Take Hold Of Your Promise!
- Richard Edwards – Ghost Electricity / Vampire Draw
- Cass McCombs – Heartmind
- No.2 – Firts Love
- Particle Kid – Time Capsule
Dr. Fluido
- Gabriels – Angels & Queens – Part I
- Steve Lacy – Gemini rights
- Weyes Blood – And in the darkness, hearts aglow
- Florist – Florist
- Coco & Clair Clair – Sexy
- Sault – Earth
- Cate le Bon – Pompeii
- Nilufer Yanya – Painless
- Cass McCombs – Heartmind
- Carla Dal Forno – Come around
- Danger Mouse and Black Thought – Cheat codes
- Shygirl – Nymph
Giulia Zanichelli
- Arcade Fire – WE
- Paolo Nutini – Last Night in The Bittersweet
- Phoenix – Alpha Zulu
- Big Thief – Dragon New Warm Mountain I Believe in You
- Peter Doherty – The Fantasy Life of Poetry & Crime
- Angel Olsen – Big Time
- Weyes Blood – And in the Darkness, Hearts Aglow
- Spiritualized – Everything Was Beautiful
- Grace Ives – Janky Star
- The Smile – A Light for Attracting Attention
- Black Country, New Road – Ants From Up There
- Maya Hawke – MOSS
- Wet Leg – Wet Leg
- King Hannah – I’m Not Sorry, I Was Just Being Me
- Soccer Mommy – Sometimes, Forever
Mattia Sofo
- Fontaines D.C. – Skinty Fia
- Black Country, New Road – Ants From Up There
- The Smile – A Light for Attracting Attention
- Arcade Fire – WE
- Wet Leg – Wet Leg
- Dry Cleaning – Stumpwork
- The Tallest Man On Earth – Too Late for Edelweiss
- Fred Again.. – Actual Life 3
- Sudan Archives – Natural Brown Prom Queen
- Jockstrap – I Love you Jennifer B
- Kendrick Lamar – Mr. Morale & the Big Steppers
- Alvvays – Blue Rev
- Big Thief – Dragon New Warm Mountain I Believe in You
- Phoenix – Alpha Zulu
- Julia Jacklin – PRE PLEASURE
Andrea Bentivoglio
- Horsegirl – Versions of Modern Performance
- Yard Act – The Overload
- Cheekface – Too Much to Ask
- Fontaines D.C. – Skinty Fia
- Dry Cleaning – Stumpwork
- The Bug Club – Green Dream in F#
- Ribbon Stage – Hit With the Most
- Alvvays – Blue Rev
- Delivery – Forever Giving Handshakes
- Kiwi Jr. – Chopper
- The Beths – Expert in a Dying Field
- VERO – Unsoothing interior
- Say sue me – The Last Thing Left
- Petite League – THRILL SEEKERS
- Wet Leg – Wet Leg
Sara Bernasconi
- Paolo Nutini – Last Night in the Bittersweet
- Fontaines D.C. – Skinty Fia
- Elvis Costello & The Imposters – The boy named if
- Wet Leg – Wet Leg
- Peter Doherty & Frédéric Lo – Life of Poetry & Crime
- Jamie T – The Theory of Whatever
- Editors – EBM
- Jack White – Entering Heaven Alive
- Djo – Decide
- Suede – Autofiction
- Black Lips – Apocalypse Love
- The 1975 – Being Funny in a Foreign Language
- Beirut – Artifacts
- Alt-J – The Dream
- Micah P. Hinson – I Lie To You
Lucrezia Lauteri
- Fontaines D.C. – Skinty Fia
- Wet Leg – Wet Leg
- Porridge Radio – Waterslide, Diving Board, Ladder To The Sky
- Alvvays – Blue Rev
- Sorry – Anywhere But Here
- Dry Cleaning – Stumpwork
- Stella Donnelly – Flood
- Arctic Monkeys – The Car
- Los Bitchos – Let the Festivities Begin!
- Yard Act – The Overload
- Horsegirl – Version of Modern Performance
- The Smile – A Light for Attracting Attention
- Film Noir – Palpitant
- Phoenix – Alpha Zulu
- Lava La Rue – Hi-Fidelity
Alberto Scuderi
- Burial – Antidawn
- Kode9 – Escapology
- Makaya McCraven – In these times
- Beach House – Once
- Angel Olsen – Big time
- Wu-Lu – Loggerhead
- Modern Nature – Island of nature
- Animal Collective – Time Skiffs
- Kokoroko – Could We Be More
- Crossing a Wastland – The Strange Flowers
Giuseppe Maltese
- Fontaines D.C. – Skinty Fia
- Kendrick Lamar – Mr. Morale & The Big Steppers
- The Smile – A Light For Attracting Attention
- Big Thief – Dragon New Warm Mountain I Believe In You
- Wet Leg – Wet Leg
- Stromae – Multitude
- Moderat – More D4ta
- Brian Eno – Foreverandevernomore
- Arcade Fire – WE
- Jack White – Fear of The Dawn
- Arctic Monkeys – The Car
- Bjork – Fossora
- Benjamin Clementine – And I Have Been
- Florence + The Machine – Dance Fever
- Paolo Nutini – Last Night in The Bittersweet

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.