Un anno strano, questo 2019. La musica italiana, quella che piace a noi, vive un periodo di passaggio. La parola indie si è definitivamente svuotata di valore. O meglio, ha perso il suo significato originario e più puro. Ma come volevasi dimostrare, anche il nuovo universo musicale a cui vorrebbe fare riferimento, poiché privo di fondamenta, trova ormai il tempo che trova.
Dalle piattaforme streaming sono spuntati come funghi decine di dischi itpop (o come preferite chiamare quella cosa lì), che molto spesso si sono rivelati talmente triti e ritriti che anche gli ascoltatori meno esigenti hanno già iniziato a guardare altrove. In questa generale confusione l’hanno spuntata da una parte l’hip hop e la trap (con qualche artista italiano che ha iniziato a masticarla a dovere) e dall’altra i veterani.
Abbiamo votato circa 120 dischi di artisti nostrani e abbiamo messo in fila i 25 che hanno ricevuto più voti. Qui sotto trovate la classifica generale in rigoroso ordine crescente, dal venticinquesimo al primo posto, e poi le classifiche personali di ciascuno di noi. Quindi, scorrete fino in fondo.
Fra qualche giorno pubblicheremo quella dei dischi stranieri. Preparatevi. Buona lettura e soprattutto buon ascolto.
A cura di Paolo
25. Gomma – Sacrosanto
“Nel loro viaggio ultraterreno ci sono mostri, fantasmi, vermi, strade pericolose, qualche pessima idea, zero unicorni e una vera Santa messa a chiudere il cerchio” (dalla recensione di Camilla Campart).
24. Servant Songs – Life Without War
“La cifra di questo disco non è il virtuosismo, seppur non manchi una evidente perizia tecnica, quanto la ricerca di paesaggi sonori carichi di melodia. Quella melodia in grado di suggestionare e riflettere lo spleen di un momento particolare, le difficoltà che la vita quotidiana impone ai nervi dei viventi” (dalla recensione di Carlo Pinchetti).
23. Eugenio in via di Gioia – Natura Viva
“Avviamo una petizione per fare degli Eugenio in via Di Gioia non una band, ma un collettivo di scrittori di pensieri e racconti brevi. ‘Na cosa stile Wu Ming” (dalla recensione di Marco Improta).
22. Girless – See You When Fascism is Whipped
Il titolo è il saluto finale di una cartolina inviata da Woody Guthrie al padre mentre era arruolato nella marina statunitense durante la seconda guerra mondiale.
E proprio di Woody Guthrie, vero padre del folk americano, trattano i testi del disco.
21. Uzeda – Quocumque Jeceris Stabit
Otto nuovi brani per poco più di mezzora di musica tiratissima. “Quocumque jeceris stabit”, quinto disco della band catanese, arriva tredici anni dopo il precedente “Stella”.
20. Tommaso Cappellato – Butterflying
“Ispirato da un suo viaggio recente a New York (dove ha studiato per vari anni), Cappellato può essere considerato come uno dei maggiori successori di quella leggenda di Detroit quale è stato J Dilla” (dalla recensione di Pietro Gregori).
19. Mòn – Guadalupe
“Secondo lavoro e tanta gavetta live per questi ragazzi, la cui ricetta musicale non può che piacere e convincere. Dieci brani da scegliere random come colonna sonora di svariati momenti sereni” (dalla recensione di Massi Marcheselli).
18. Dimartino – Afrodite
“Un bagno di sentimento e melodia, un piacere per l’anima e per le orecchie” (dal report di Giulia Zanichelli del live a ‘Na Cosetta Estiva di Roma).
17. Animatronic – Rec
“Una creatura rara, nata e cresciuta in un garage di provincia, ha messo fuori la testa per mostrarsi al mondo in tutta la sua bellezza” (dal report di Paolo del live al Circolo Ohibò di Milano).
16. Fulminacci – La Vita Veramente
“Per chi cercava qualcosa da canticchiare, per chi non ne può più di malinconia indie, per chi stava cercando della musica nuova da condividere con i propri genitori” (dalla recensione di Morgana Grancia).
15. C’mon Tigre – Racines
“Il risultato è un disco meticcio, cosmopolita, che sfugge a qualsivoglia etichetta per l’affermazione di un’attitudine libera” (dal report di Nicola Braga del live alla Santeria Toscana 31 di Milano).
14. Giovanni Truppi – Poesia e Civiltà
“Quello che sorprende di Giovanni Truppi è la sua capacità rara e pura di esser riuscito a firmare una sorta di manifesto generazionale, intenso, attualissimo ed essenziale, rifugiandosi però in sonorità e soluzioni liriche dal sapore vintage, che si rifanno agli anni Settanta” (dalla recensione di Andrea Manenti). Leggi anche il report del live al Druso di Bergamo).
13. Giorgio Poi – Smog
Il Re Giorgio è tornato con un disco diverso dal suo esordio solista, decisamente più pop ma non per questo meno impegnato.
12. The Winstons – Smith
“Alla terza pubblicazione discografica in tre anni, dopo il disco d’esordio e l’EP dello scorso anno, “Smith” odora di consacrazione” (dalla recensione di Andrea Manenti). Leggi anche l’intervista a cura di Paolo.
11. Tre Allegri Ragazzi Morti – Sindacato dei Sogni
“Undici tracce, compresa la bonus track, intrise dell’essenza dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che non rompono con il passato, ma a cui presente, futuro e innovazione sono particolarmente cari” (dalla recensione di Camilla Campart).
10. Liberato – S/T
“Il tutto ovviamente è marinato nelle canzoni di Liberato, in quel rap dai costrutti napoletan-english geniali, che rendono questo video-progetto un unicum, un qualcosa di assolutamente nuovo e mai visto prima sulla scena musicale” (dalla recensione di Marco Improta).
9. Niccolò Fabi – Tradizione e Tradimento
Leggi lo speciale “Niccolò Fabi: le 8 canzoni più importanti della sua carriera”, a cura di Lucrezia Lauteri.
8. Julie’s Haircut – In the Silence Electric
“In piazze diverse dalla nostra, probabilmente si parlerebbe di masterpiece. Quello che possiamo fare è non rimanere indifferenti all’ennesima prova di spessore artistico e conferma del talento dei Nostri” (dalla recensione di Anban).
7. Venerus – Love Anthem
Leggi l’intervista a cura di Andrea Frangi.
6. Marracash – Persona
A dire la verità, non lo abbiamo mai seguito. Questo suo sesto disco, però, lo abbiamo apprezzato in tanti. Marracash in classifica.
5. Jennifer Gentle – S/T
“Lo sguardo dei Jennifer Gentle si perde ben oltre i confini nazionali. Non cerca il confronto e nemmeno il riscontro. Né in patria, né altrove. In questo senso è uno sguardo straniero, che non appartiene a nulla se non a un certo modo di maneggiare il suono” (dallo speciale a cura di Paolo). Leggi anche la recensione di Andrea Fabbri.
4. Coma_Cose – Hype Aura
“In questo modo i Coma Cose riescono a raccontarti favole. Ti creano contesti dolci, dolcissimi. Niente rapper incazzati che parlano di money e bitch. Guarda un po’, si possono creare pezzi bellissimi anche con la dolcezza… E il fatto che sia un’eccezione, fa del 2019 un tempo oscuro” (dalla recensione di Marco Improta). Leggi anche il report di Mariangela Santella del live all’Alcatraz di Milano.
3. Massimo Volume – Il Nuotatore
“È evidente: per i Massimo Volume è l’inizio di una nuova vita musicale, scandita da una voce di Emidio Clementi più calda, da un’intimità ridotta all’essenziale nei suoni e da testi che con fatica riescono a trattenere inquietudine” (dalla recensione di Renato Murri). Leggi anche il report di Paolo del live all’Auditorium Fondazione Cariplo di Milano.
2. Andrea Laszlo De Simone – Immensità
“Un disco che è una carezza, una pacca sulla spalla, una ritrovata riflessione sulla condizione umana che oscilla tra fragilità, misteri e passaggi di tempo” (dalla recensione di Renato Murri).
1. I Hate My Village – S/T
“In questo disco non ci sono compromessi, nessun ammiccamento, nessuna velleità. Soltanto passione, anima e, perché no, una grande professionalità. Di questi tempi è merce rarissima, da tutelare con mano ferma e rispetto. Altrimenti tornate ad ascoltare il nuovo disco di Gazzelle” (dalla recensione di Paolo). Leggete anche l’intervista di Giulia Zanichelli e il report di Paolo del live alla Santeria Toscana 31 di Milano.
Classifiche Personali:
Paolo
- Jennifer Gentle – S/T
- I Hate My Village – S/T
- Julie’s Haircut – In the Silence Electric
- Animatronic – Rec
- There Will Be Blood – Beyond
- Massimo Volume – Il Nuotatore
- C’mon Tigre – Racines
- The Gentlemens – Triage
- The Winstons – Smith
- Yonic South – Wild Cobs
Tum (classifica in ordine casuale)
? Lilac Will – Tales from The Sofa
Da non credere che ci siano in giro band di 20enni italiani che suonano come i Camera Obscura: ho gli occhi a forma di cuore e non mi passa.
? Michele Bitossi – A noi Due
Un disco che parla di vita, di cambiamenti, di forze centrifughe e centrifughe dell’anima. Un disco di confessioni e verità. Ti stringe stomaco e cuore.
? Virginiana Miller – The Unreal McCoy
Un esercizio di stile di una band che non ha nulla da dimostrare e gioca a mettere insieme le frattaglie dei propri sogni per concedersi un paio di sospiri in più, ogni maledetto giorno.
? Minnie’s – Evviva Manifesto
Una delle band più longeve nel sottobosco alternativo italiano. Un disco che sorprende, incanta, rapisce per la sincerità e la freschezza.
? Julie’s Haircut – In the Silence Eletric
Colazione con pane, burro e kraut. Sei solo, hai freddo, intorno a te le cose scricchiolano.
♂️ There will Be Blood – Beyond
Se i Pontiak fossero nati a Varese? Mamma che viaggi…
? Cordio – Ritratti Post Diploma
Piccoli Fabi crescono in silenzio come il prato nella casa in campagna di mia sorella.
? WrongOnYou – Milano Parla Piano
Giù le maschere e nuova linfa per il ragazzone del folk italiano. E non importa
?Gomma – Sacrosanto
Urgenza e Disagio, Urgenza e Disagio. Non serve altro per fare un bel disco
? Coma Cose – Hype Aura
Mi hanno strappato più di una risata che di questi tempi è merce assai rara da queste parti…
- Massimo Volume – Il nuotatore
- Uzeda – Quocumque Jeceris Stabit
- Julie’s Haircut– In The Silence Electric
- Be Forest – Knocturne
- Costa Brava – Friends everywhere
- Girless – See you when fascism is whipped
- Freez – Always friends
- Clever Square – Clever square
- Gomma – Sacrosanto
- Coma_Cose – Hype Aura
Alberto Scuderi
- Machweo -Fire and sea
- Tommaso Cappellato -Butterflying
- Caterina Barbieri -Ecstatic Computation
- Massimo Carozzi -Night Shift
- Ferro Solo -Almost mine: the unexpected rise and sudden demise of Fernando- part 2
- Michele Bitossi – A noi due
- Edda -Fru Fru
- Paolo Spaccamonti -Volume quattro
- Tamburi Neri -Works 1
- Giovanni Truppi -Poesia e Civiltà
Andrea Manenti
- Coma_Cose – Hype Aura
- Giovanni Truppi – Poesia e civiltà
- Niccolò Fabi – Tradizione e tradimento
- Gianmaria Testa – Prezioso
- Tre Allegri Ragazzi Morti – Sindacato dei sogni
- The Gentlemens – Triage
- Ketama126 – Kety
- Ettore Giuradei – Lucertola
- The Winstons – Smith
- I Hate My Village – I Hate My Village
Giulia Zanichelli
- Massimo Volume – Il nuotatore
- I Hate My Village – S/T
- Giovanni Truppi – Poesia e civiltà
- Andrea Laszlo De Simone – Immensità
- Franco Battiato – Torneremo ancora
- Jennifer Gentle – S/T
- Julie’s Haircut – In The Silence Electric
- Giorgio Poi – Smog
- Fil Bo Riva – Beautiful Sadness
- Fulminacci – La vita veramente
Carlo Pinchetti
- Servant Songs – Life Without War
- Urali – Ghostology
- Holy Swing – To the Burn and Turn of Time
- Junction – Dive
- Human Colonies – Cloud Chaser and Old Songs
- Cosmetic – Plastergaze
- Girless – See You When Fascism Is Whipped
- Lags – Soon
- Minnie’s – Evviva Manifesto
- Giallorenzo – Milano Posto di Merda
Valeria Marchiori
- Andrea Laszlo De Simone – Immensità
- Alessandro Cortini – Volume Massimo
- Deproducers – DNA
- Subsonica – Microchip Temporale
- Massimo Volume – Il nuotatore
- Johnny Mox – Spiritual Void
- Eugenia Post Meridiem – In Her Bones
- Coma_Cose – Hype Aura
- Lucio Corsi – Cosa faremo da grandi
- Psicologi – 1002
Sergio Di Salvo
- ASP 126 & UGO BORGHETTI – senza ghiaccio
- Marracash – Persona
- tha Supreme – 236451
- Gemello – Untitled
- Andrea Laszlo De Simone – Immensità
- PSICOLOGI – 1002
- Venerus – Love anthem
- Ketama 126 – Kety
- Giallorenzo – Milano posto di merda
- Pippo Sowlo – Ok Computer però trap
Mattia Sofo
- Niccolò Fabi – Tradizione e tradimento
- Eugenio in via di Gioia – Natura Viva
- Coma_Cose – Hype Aura
- Dimartino – Afrodite
- Vinicio Capossela – Ballate per Uomini e Bestie
- Alessandro Cortini – Volume Massimo
- Tropea – Sad Reacc Only
- Willie Peyote – Iodegradabile
- Caveleon – Caveleon
- Be Forest – Knocturne
Mariangela Santella
- Fast Animals and Slow Kids – Animali Notturni
- Ex-Otago – Corochinato!
- Liberato – Liberato
- Coma_Cose – Hype Aura
- Tre Allegri Ragazzi Morti – Sindacato dei sogni
- Dimartino – Afrodite
- I Hate my Village – I Hate my Village
- Myss Keta – Paprika
- Subsonica – Microchip Temporale
- Mòn – Guadalupe
Alessandro Benedetti
- Pinguini Tattici Nucleari – Fuori dall’hype”
- Marracash – Persona
- Eugenio in Via di Gioia – Natura viva
- Rkomi – Dove gli occhi non arrivano
- Willie Peyote – Iodegradabile
- Mecna – Neverland
- Coma_Cose – Hype Aura
- Fast Animal and Slow Kids – Animali notturni
- Massimo Pericolo – Scialla Semper
- Coez – È sempre bello
Daniela Raffaldi
- Andrea Laszlo De Simone – Immensità
- Giorgio Poi – Smog
- Liberato – Liberato
- Fulminacci – La Vita Veramente
- I Hate My Village – I Hate My Village
- Jennifer Gentle – Jennifer Gentle
- Girless – See You When Fascism is Whipped
- Giovanni Truppi – Poesia e Civiltà
- Nicolò Carnesi – Ho bisogno di dirti domani
- Tropea – Sad Reacc Only
Andrea Frangi
- Niccolò Fabi – Tradizione e Tradimento
- Marracash – Persona
- Psicologi – 1002
- Cosmetic – Plastergaze
- Massimo Volume – Il Nuotatore
- Andrea Laszlo de Simone – Immensità
- Venerus and Mace – Live Anthem no. 1
- Massimo Pericolo -Scialla Semper
- Daykoda – All Of Me
- Stormo – Finis Terrae
Caterina Gritti
- Coma_Cose – Hype Aura
- I hate my village – S/T
- Andrea Laszlo De Simone – Immensità
- Massimo Volume – Il Nuotatore
- Giorgio Poi – Smog
- Ludivico Einaudi – Seven Days Walking
- Vinicio Capossela – Ballate per uomini e bestie
- Tre Allegri Ragazzi Morti – Sindacato dei sogni
- Wrongonyou – Milano parla piano
- Levante – Magmamemoria
Stefano Sordoni
- I Hate My Village – S/T
- C’mon Tigre – Racines
- Uzeda – Quocumque Jeceris Stabit
- The Winstons – Smith
- Julie’s Haircut – In the silence electric
- Massimo Volume – Il nuotatore
- C+C=Maxigross – Deserto
- Caterina Barbieri – Ecstatic Computation
- Cesare Basile – Cummedia
- Ginah – Meccanica
Nicandro Crolla
- I Hate My Village – S/T
- Tre Aleggri Ragazzi Morti – Il sindacato dei sogni
- Animatronic – Rec
- Jennifer Gentle – S/T
- Zen Circus – Vivi si muore
- Cactus? – No people party
- Clavdio – Togliatti Boulevard
- Massimo Volume – Il nuotatore
- Fast Animals and Slow Kids – Animali notturni
- Sick Tamburo – Paura e l’amore
Lucrezia Lauteri
- Bartolini – BRT, vol 1
- Mòn – Guadalupe
- Fulminacci – La vita veramente
- Siberia – Tutti amiamo senza fine
- Venerus – Love Anthem
- Gomma – Sacrosanto
- Coma_Cose – Hype Aura
- Giovane Giovane – Jugoslavija
- Sick Tamburo – Paura e l’amore
- I hate my Village – I hate my Village
Pietro Gregori
- Venerus – Love Anthem
- Tommaso Cappellato – Butterflying
- North of Loreto – North Of Loreto
- Coma_Cose – Hype Aura
- Ivreatronic – Il Suono Di Ivrea Pt.2
- Cirri – Vladmir Korea
- Tamburi Neri – Works #1
- Nicola Conte & Gianluca Petrella – Free Your Mind
- Tre Allegri Ragazzi Morti – Sindacato Dei Sogni
- Ginevra – Ruins
Andrea Fabbri
- I hate My Village – S/T
- Massimo Volume – Il Nuotatore
- Yonic South – Wild Comba
- The Winstons – Smith
- Giorgio Poi – Smog
- Jennifer Gentle – S/T
- Andrea Laszlo De Simone – Immensità
- Eugenia Post Meridiem – In Her Bones
- Pippo Sowlo – OK Computer però Trap
- Brenneke – Nessuno lo deve sapere
Nicola Braga
- Venerus – A che punto è la notte
- Victor Kwality – Dinosauri
- Marracash – Persona
- Coma_Cose – Hypeaura
- Massimo Pericolo – Scialla Semper
- Ginevra – Ruins
- Wrongonyou – Milano Parla Piano
- The Night Skinny – Mattoni
- Tre Aleggri Ragazzi Morti – Sindacato dei Sogni
- Ex-Otago – Corochinato
Morgana Grancia
- The Gluts – Dengue Fever Hypnotic Trip
- Jennifer Gentle – Jennifer Gentle
- Rilievo – Amnesia
- Lessness – Never Was But Grey
- Massimo Volume – Il Nuotatore
- Animatronic – REC
- Gionata – L’America
- I Hate My Village – I Hate My Village
- The Winstons – Smith
- Sacramento – Lido
Renato Murri
- Andrea Laszlo De Simone – Immensità
- Mòn – Guadalupe
- Dimartino – Afrodite
- The Winstons – Smith
- Daniele Silvestri – La terra sotto i piedi
- Massimo Volume – Il nuotatore
- Niccolò Carnesi – Ho bisogno di dirti domani
- I Quartieri – ASAP
- Gianna Nannini – La differenza
- Niccolò Fabi – Tradizione e tradimento
Giulia Colonnella
- C’mon Tigre – Racines
- Fast Animals and Slow Kids – Animali Notturni
- Good Moaning – The Roost
- Soviet Soviet – Ghost
- Andrea Laszlo De Simone – Immensità
- Servant Songs – Life Without War
- Lucio Corsi – Cosa Faremo Da Grandi?
- Verdena – Verdena (20th Anniversary Remastered Edition)
- Canova – Vivi Per Sempre
- Gomma – Sacrosanto
Marco Improta (classifica ridotta)
- Canarie – Tristi tropici
- Coez – E’ sempre bello
- Bruno Belissimo – Stargate Mixtape
- Bobby Joe Long’s Friendship Party – Semo solo scemi
- Coma_Cose – Hype Aura
- Liberato – Liberato
- Auroro Borealo – Adoro Borealo
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.