Lei si chiama Elasi, e butta giù un album che si chiama “Campi Elasi”.
Campi Elisi. Campi Elasi. Evabè.
Ormai i nomi d’arte degli emergenti e dei loro album meriterebbero un saggio dedicato. Tra l’altro sulla cover dell’album la nostra Elasi, che a primo acchito somiglia a Levante, fa le coreografie e le capriole in tuta blu. O se non son coreografie, sembra comunque che si stia divertendo un mondo. Ma sempre in tuta blu. Evabè 2#
Vediamo cosa ho trovato di interessante in questo progetto. Sicuramente il primo pezzo, Souvenir, che presenta una manciata di rime che fanno l’occhiolino al rap della Elettra Lamborghini e al fuori tempo tipico della trap. Detto
così sembra perdibilissimo, ma in realtà vanta un arrangiamento più che ben fatto. Non è scontato.
Sentimentale Anarchia e Valanghe hanno un bel sound anni ’90, oltre a ritmo e testi che ricordano gli Articolo 31 di “Così Com’è”. Ed è un bel complimento. Valanghe in particolare riesce a distinguersi nel magma delle canzoni dei ggggiovani che vogliono sfondare nella mooooseca, e mi prende così tanto che me la salvo addirittura tra le prefe: è figa! Investite tre minuti della vostra giornata per ascoltarla.
Anche l’ultima traccia, Voli Pindarici, merita attenzione, dato che fa un po’ Tokyo Drift. Not bad. Ed è proprio qui che la voce di Elasi, abbinata a queste sonorità un po’ elettroniche e po’ avvolgenti, mi fa pensare alla Alison Goldfrapp dei tempi d’oro.
In generale si tratta di un album dagli arrangiamenti lodevoli e dai testi non sempre originali, ma che in alcuni casi raggiungono buoni risultati. Per un primo album è più che accettabile.
Cara Elasi, ti aspettiamo alla prossima per vedere come ti evolvi. Tipo Pokémon.
A presto eh.
Marco Improta
Photo Credit: Chiara Quadri

Mi racconto in una frase: Torna ad ascoltare te stesso. È gratis. Non ci vuole neanche l’abbonamento a spotify.
I miei 3 locali preferiti per vedere Musica: il mio bagno, il mio soggiorno, la camera da letto di una ragazza qualsiasi
Il primo disco che ho comprato: Così com’è – Articolo 31
Il primo disco che avrei voluto comprare: I Queen cantano Cristina D’Avena
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: Voglio andare a vivere in un casale in campagna, col mio terreno, il mio orto, il mio ipotetico cane Gianfranco, il mio ipotetico cavallo, una moglie carina con le tette grandi e un camino. Il camino è fondamentale eh, che voglio passare la vita a gettare i gusci della frutta secca nel fuoco.