Wime è una maschera, una sensazione. Ogni persona, ogni istante, ogni idea possiede un Wime, una sfumatura, un colore. Si presenta così il progetto di David Veronesi, con il nuovo EP Lo0ser, uscito per Junkfish World. Sei tracce, molte diverse tra loro, ma legate dalla voce di Veronesi, affiancato da Roberta Brighi, Elisa Lomazzi, Edoardo Sansonne, Giacomo De bona, Giulio Tosatti e Alessandro Borgini.
L’EP si apre con il primo singolo estratto Come Along, un riff di chitarra che trascina il brano da un pop rilassato fino ai ritmi tribali conclusivi. Ogni brano è un’isola differente, in cui regnano sfumature e personaggi unici. La voce di Veronesi ricorda più di una volta quella di Chris Martin, anche se è inserita in un contesto perlopiù spensierato, a cui prendono parte percussioni, campanacci e fischi. Wime is a Lo0ser è il manifesto, il sunto colorato di un EP mai uniforme e difficilmente etichettabile.
BU chiude il disco in modo altrettanto inaspettato, la voce calda di Veronesi diventa un falsetto suadente che conduce la danza dei synth e delle percussioni. L’esordio di Wime è un esempio di ricerca compositiva libera e divertita, ricca di arrangiamenti originali, onirici e festosi. “LoOser” è un’avventura surreale, una raccolta di racconti fuori dagli schemi, un’odissea tra weird pop, elettronica, e ritmi tribali.
Mattia Sofo

Mi racconto in una frase: “Il segreto è il whiskey” (dopo aver ottenuto il foglio rosa)
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Alcatraz (Milano), Serraglio (Milano), Circolo Ohibò (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Doveva essere qualcosa di Ligabue.
Il primo disco che avrei voluto comprare: Pink Floyd – Atom Heart Mother
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: Mi piace andare al cinema da solo.