Che ne dite di un bel mix di The Strokes e The Go-Betweens? Che ne dite di una bel road trip mentale di sola andata Melbourne – Reggio Emilia? La nostra estate potrebbe cominciare da qui. I Rolling Blackouts Coastal Fever sono il motore. Dopo il folgorante debutto di due anni fa per Sub Pop (mica noccioline…) la band dei tre cantanti chitarristi Fran Keaney, Tom Russo e Joe White è infatti pronta a sbarcare per la prima volta nella nostra penisola domenica 14 giugno all’Handmade Festival di Guastalla (RE). Il costo di ingresso lo decidi tu, con un offerta libera all’ingresso.

Nati nel 2013 attorno ai tre già citati Keaney, Russo e White, ai quali si sono subito aggiunti il bassista John (fratello di Tom) e il batterista Marcel Tussie, i Rolling Blackouts Coastal Fever hanno fatto una veloce gavetta a base di singoli ed EP che li hanno portati a calcare palchi prestigiosi, fra cui quello del Primavera Sound, e a pubblicare l’album d’esordio “Hope Downs” nel 2018. Si descrivono tough pop / soft punk: leggasi guitar rock fatto con gusto e grinta. Due nuovi singoli usciti negli ultimi mesi preannunciano l’arrivo di un nuovo lavoro.

La band ha quindi davanti a sé un’estate ricca di eventi internazionali e anche l’Italia fa parte delle tappe, più precisamente all’interno della cornice dell’Handmade Festival di Guastalla (RE), in compagnia di tante altre piccole realtà indie quali Tomaga, Vanishing Twin, Lucrecia Dalt, Porridge Radio, Pelada, Demdike Stare, Scott Yoder e altri ancora da annunciare.

Tredicesima edizione per il festival di Guastalla, tutto “fatto a mano” con concerti e dj set, in un posto spettacolare a metà strada fra Austin, Berlino e la Bassa!
Cibo figo, drink, cocktail, primi, grigliate, torte, banchetti, dischi, prezzi democratici.

Se vi può servire a smuovervi, i Rolling Blackout Coastal Fever li abbiamo visti al Primavera Sound due anni fa, ed è andata così: