Trentanove anni di onorata carriera come una delle band simbolo dell’alternative rock statunitense sono tanti, tantissimi. Nonostante ciò, il meraviglioso duo formato da Ira Kaplan e Georgia Hubley (insieme dagli esordi), ai quali si è unito il fantastico James McNew dall’ormai lontano 1992, continua ad aggiungere nuovi tasselli portanti all’edificio chiamato Yo La Tengo.

“This Stupid World” possiede infatti la fiamma che lo eleva immediatamente al livello dei grandi album della band di Hoboken. Se non avete mai avuto il piacere di ascoltare capolavori come “I Can Hear the Heart Beating As One” o “Fakebook”, questo diciassettesimo lavoro discografico potrebbe comunque essere un ottimo inizio per accompagnarvi sulla strada che da semplici fruitori di pop/rock music vi trasformerà in adepti della religione Yo La Tengo.

L’inizio è affidato al noise-pop che sa molto di Sonic Youth (o Yo La Tengo? È arrivato prima l’uovo o la gallina?) di Sinatra Drive Breakdown, mentre è più caratterizzante la cavalcata distorta Fallout. Maggiormente vicina a certi esperimenti recenti è invece la successiva Tonight’s Episode, interamente basata su un drone ossessivo messo a fondamenta per il gioco melodico di basso e chitarra acustica.

La tripletta successiva (AselestineUntil It HappensApology Letter) presenta con successo l’anima più acustica, romantica e cantautorale degli Yo La Tengo. Brain Capers porta poi l’album in atmosfere psichedeliche, mentre la title track ci trascina in mondi più dark e industriali. La conclusione è affidata al dream pop sui generis di Miles Away. L’ennesima riconferma di una grandissima band.

Andrea Manenti