Sei un ragazzino e sono ormai anni che senti i ragazzi un po’ più grandi di te parlare di questo meraviglioso gruppo newyorkese che di nome fa Sonic Youth. Improvvisamente scopri che hanno pubblicato un album, il primo dopo lo scioglimento: non comprarlo. Sei un adulto e con i Sonic Youth ci sei cresciuto. Improvvisamente scopri che, a ben 13 anni dall’ultima loro pubblicazione, c’è in giro finalmente un nuovo album di inediti: prima ascoltalo, poi nel caso compralo (a meno che tu sia un fan sfegatato, in questo caso ovviamente compralo e basta).
“In/Out/In” contiene cinque brani registrati fra il 2000 e il 2010, negli anni in cui uscirono “NYC Ghosts & Flowers”, “Murray Street”, “Sonic Nurse”, “Rather Ripped” e “The Eternal”. Sono cinque brani che rispecchiano la maturità di quel periodo. Cinque brani ma ben 40 e passa minuti di musica, quasi completamente strumentale (l’unica canzone che gode della performance vocale di Kim Gordon è infatti In & Out).
Le atmosfere sono quelle tipiche della band in questo millennio: fraseggi fra il metropolitano e il bucolico, un po’ di noise, a volte una bella botta d’energia (sentite Machine). Chi li ha amati continuerà a farlo, ma non troverà di certo qui nuovi capolavori. Chi non li conosce ancora, come già scritto, vada di corsa ad ascoltarsi tutta la loro discografia, ma appunto non cominci da quest’ultima uscita.
Andrea Manenti
Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman