La copertina di questo nono album dei Black Keys raffigura una sedia elettrica, quella stessa sulla quale poco prima di venire giustiziato lo scorso novembre disse le sue ultime parole il condannato a morte Edmund Zagorski: “Let’s Rock”. Da qui il titolo del disco.
Un ritorno al passato per il duo di Akron. Dopo la sbornia di tastierine ed elettronica (dovuta soprattutto al produttore Danger Mouse) del precedente “Turn Blue”, Dan Auerback e Patrick Carney tornano infatti alla semplicità della sacra triade chitarra, basso e batteria, accompagnata a volte da un tappeto d’organo. Il risultato, pur non raggiungendo le vette artistiche del capolavoro “El Camino”, è comunque più che apprezzabile.
L’inizio è affidato a Shine a Little Light, un brano che più Black Keys di così si muore, fra riff granitici e melodia a profusione. Eagle Birds è lievemente più blues, il singolo Lo-Hi richiama, soprattutto nell’utilizzo del pitch nell’assolo, l’altro grande duo rock statunitense del millennio: i rivali White Stripes (come scordare la rissa fra Jack White ed il batterista dei Black Keys di qualche anno fa?).
Più pink floydiana la successiva ballata Walk Across the Water, mentre Tell Me Lies è sempre una ballad, ma di matrice maggiormente americana. Giunge quindi il momento di Every Little Thing, intensa ed orecchiabile, Get Yourself Together sa di profondo sud, Sit Around and Miss You è rubata direttamente dalla penna di John Fogerty e Go sa di hit single dalla distanza di un miglio.
Breaking Down gioca con un riff orientaleggiante, Under the Gun sono gli Ac/Dc senza la fastidiosissima voce da gallina urlante, la conclusiva Fire Walk with Me è logicamente lynchiana. Non l’album della vita, ma un graditissimo ritorno.
Andrea Manenti

Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman