Fan della prima ora, dimenticatevi i Vessels dei primi due album, “White Fields and Open Devices” (2008) e “Helioscope” (2011), così come le forti influenze post-rock da band come Explosions in the Sky, This Will Destroy You o Modest Mouse. La band inglese continua infatti imperterrita la strada intrapresa due anni fa con l’ultimo “Dilate” e alza ancora un po’ l’asticella verso un’elettronica pura e incontaminata.
Il risultato di questo nuovo corso può dirsi soddisfacente solo a metà. L’inizio affidato alla lunghissima (8.37 minuti) Mobilize vive di psichedelia sintetica, così come di continui crescendo pericolosamente vicini a territori IDM, soddisfando però una genuina curiosità nell’ascoltatore; lo stesso non si può sicuramente dire per un intero trittico di brani (Position, Radiart e Glower), veramente troppo simili fra loro. Quando la vena dark prende il sopravvento, il discorso va invece finalmente meglio: degne di nota risultano quindi Everyone is Falling e Radio Decay.
Discorso a parte meritano i quattro featuring qui presenti. È in questi episodi infatti che la band di Leeds dà il meglio di sé, facendosi però così notare più come ottimo produttore artistico piuttosto che come entità musicale a sé stante. Belle canzoni sono infatti la pop-song Deflect the Light con i Flaming Lips, l’onirica Deeper in the Sky con Harkin e la tesa Trust Me con Vincent Neff dei Django Django. Piccolo capolavoro la conclusiva Erase Tapes con John Grant.
Andrea Manenti

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.