Ritorna più salvifica che mai “5 Canzoni Bomba”, la rubrica in cui vi segnaliamo i migliori brani usciti negli ultimi sette giorni. Quella che è passata è stata una settimana di bombing molesto di pseudo-canzoni che aspirano a diventare tormentoni di questa pazza estate. Se in questo fuoco incrociato siete stati troppo rintronati per focalizzarvi su quanto di buono andava la pena di ascoltare, come al solito ci pensiamo noi col nostro mini recap. Buon ascolto!

 

Public Service Broadcasting – People, Let’s Dance

I PSB sono tornati e sono pronti a farci ballare, questa volta più che mai. In via del tutto eccezionale, nessun campionamento di vecchie trasmissioni del servizio pubblico inglese o stralci di documentari vari, ma un groove deciso su cui si innesta la melodia cantata della cantante norvegese EERA, benché comunque “robotica”. Il singolo fa da apripista a quello che sarà il prossimo quarto disco della band inglese, che uscirà a settembre per Play It Again Sam e si chiamerà “Bright Magic”. A questo giro il tema centrale del disco sarà Berlino e le varie subculture della capitale e tra le promesse, oltre a quella di farci ballare, c’è anche che sarà il più ambizioso della carriera dei Public Service Broadcasting (e dire che per ideare un progetto del genere qualche idea in testa ce la devi avere sin dagli esordi). Chi scrive ha sempre avuto una passione forte per questa band, quindi il giudizio potrebbe essere falsato, ma l’attesa per questo lavoro è alta a prescindere.

 

Renee – A Casa Mia

Dal lancio del quarto disco di una band già affermata, passiamo al lancio di un esordiente, per giunta italiano. Ora si parla di Renee e della sua A Casa Mia, uscita per Ferramenta Dischi, che sin dal primo ascolto si fa notare per un bel po’ di idee interessanti. Renee non è altro che il nome d’arte di Renato D’Amico, produttore che già ha avuto modo di farsi notare con collaborazioni con nomi come Postino e Emma Nolde. Il pezzo di lancio del disco che uscirà nel tardissimo 2021 (dicembre) getta le basi di un progetto che si preannuncia poco scontato. Flow delle parole, ritmica, colori delle chitarre si uniscono per qualcosa da tenersi a mente. In attesa di buone nuove.

 

CHVRCHES feat. Robert Smith – How Not To Drown

Ok, dei CHVRCHES si era parlato su queste pagine solo tempo poco fa, in vista dell’ultimo singolo He Said She Said, che avevo ben recensito (complici anche le emozioni che mi suscitano sempre Lauren e Co.). Di solito il format della rubrica impone una certa varietà nelle proposte in modo tale da diversificare il più possibile le selezioni e, perché no, dare il giusto spazio un po’ a tutti. Bisogna fare un’eccezione in questo caso, perché al fianco degli scozzesi si unisce Robert Smith sopra un tiro rock drammatico ma con un tocco del punk più melodico, impalcatura perfetta per il connubio delle due voci. Il duetto è riuscito, e lo si capisce perché i CHVRCHES non si limitano a fare da backing band a Smith simulando quello che potrebbe essere un pezzo dei Cure, ma lo invitano nel suo mondo per quella che è una ricetta comunque molto figa. I Cure, comunque, verranno omaggiati nella lunga coda strumentale di sola chitarra riverberata che ci riporta nei paesaggi sonori di “Disintegration”. Bello così.

 

Missey – Decade

Oggi facciamo avanti indietro da UK a Italia che manco una rotta low-cost di EasyJet, ma a ragione. Prossima fermata Milano, dove ritroviamo la giovane cantautrice di contemporary Rn’B Francesca Sevi aka Missey. Il brano inaugura una nuova fase per Missey, che già ha avuto modo di muoversi con abilità nella sempre più stratificata scena electro-soul e r’n’b italiana sia in qualità di interprete che di autrice per altri artisti. E infatti la capacità di scrittura è uno dei tratti distintivi del progetto, sia a livello lirico che compositivo, messe bene in risalto anche in questo pezzo capace di condensare in pochi minuti molteplici sfumature, idee chiare e valida sostanza. La produzione è affidata a Omake.

 

Red Fang – Rabbits in Hives

E quindi cosa rispondiamo ai proto-tormentoni estivi fatti con lo stampino? Con un bel colpo di spugna fatto di furia chitarristica, urla e batteria che va come un treno ad opera dei Red Fang, che escono finalmente col quinto disco intitolato “Arrows”. Da questo disco scegliamo il minuto e mezzo di Rabbits in Hives e tanti saluti al raggaeton scemo italiano.

 

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A cura di Andrea Fabbri