Ritorna sfidando il coprifuoco “5 Canzoni Bomba”, la rubrica che vi segnala i cinque migliori brani usciti questa settimana e che ascolterete dalle 22.00 in poi dei prossimi giorni, quando tornerete a essere chiusi in casa pensando a quanto era in verità bello il tempo in cui non avreste avuto tempo di ascoltarle.

 

Billie Joe Armstrong – Amico

Ok, da bomba a obbrobrio il passo è veramente breve. Ma ho pensato che fosse oltraggioso non inserire questa chicca di paura e terrore. Billie Joe Armstrong continua con la sua rassegna “No Fun Mondays” in cui ripropone tra gioie e dolori alcuni dei suoi brani preferiti di sempre. In questo caso sorprende e rende omaggio all’Italia con questa cover di Don Backy, cantando in un italiano stentato. Occhio con le facili ironie però: il brano originale aveva tra gli autori anche Burt Bacharach e Mogol. In ogni caso se vi siete persi qualche appuntamento di “No Fun Mondays”, niente panico: verranno tutti raggruppati in un disco di prossima uscita.

 

Cloud Nothings – Am I Something

Continuiamo a far sferragliare le chitarre col ritorno dei Cloud Nothings a due anni di distanza da “Last Building Burning”. In cabina di regia tornerà Steve Albini e il tocco si sente immancabilmente dal suono scarno, ma vivo e vivido capace di riempire tutta la stanza. I bpm non si abbassano di un attimo e vanno dritti verso un finale da sing-along che ci lascia nuovamente l’amaro in bocca pensando a quanto sarebbe bello tornare a fare un concerto così insieme a una manciata di amici.

 

Lazy Frenky – Glow

Quota italiana riservata ai giovanissimi Lazy Frenky, emiliani che però suonano internazionali grazie a una mistura di pop-folk britannico e R&B come esige il tempo corrente, giocato su chitarre limpide e una voce capace di modularsi per dare dinamica a tutto il brano. Super singolo di debutto visto che null’altro è disponibile al momento, per cui tenete le orecchie ben attente per i risvolti futuri che prenderà (speriamo) il progetto. Made by Totally Imported, etichetta italiana attentissima a portare il nuovo nel nostro panorama.

 

Julia Jacklin – to Perth, before the border closes

Appena sbarcata in Sub Pop, la brava Julia torna a far sentire la sua bella voce dopo l’energico e apprezzato “Crushing”. Tanta tensione emotiva, un ottimo crescendo e la solita capacità di tenere saldo tra le mani il pezzo, turbolento o meno che sia. Le doti extra musicali vengono messe in risalto anche nel video di accompagnamento, interamente girato e prodotto da lei. Nota di menzione anche per la funzionale B-side CRY, di una classicità che fa spavento e che ci lascia l’acquolina in bocca per il prossimo disco.

 

King Princess – Only Time Makes it Human

Singolo di ritorno dopo un felice album anche per Mikaela Straus aka King Princess, la cantante pop che in pochissimi anni è riuscita a costruirsi una solida fan base di appassionati grazie alla sua iconografia ben marcata e a un set-up di canzoni di tutto rispetto. Anche questa Only Time Makes it Human non è infatti da meno, col suo groove ben oltre il danzereccio e un ritornello dei più scontati e odiosi ma che si ficca lì dove deve stare. Bomba in tutto e per tutto. Il video è qualcos’altro capace di lasciare il segno per immaginario.

A cura di Andrea Fabbri