Simili ai Japandroids in quanto aficionados alle chitarre più ruvide del post punk, i Cloud Nothing si sono ritagliati uno spazio speciale, impreziosito anche dalle loro performance live e dal loro disco del 2012 “Attack on Memory”, che li stanno rendendo prematuramente una band di culto. Ormai terminato il nuovo album in uscita per Carpark Records il 19 Ottobre, Leave Him Now, la band di Cleveland ha rilasciato un singolo omonimo del disco e ha annunciato un tour europeo che toccherà anche l’Italia per tre date a Febbraio 2019:
14 Febbraio – Milano @ Ohibò
15 Febbraio – Roma @ Monk
16 Febbraio – Bologna @ Covo Club
Il nuovo album dovrebbe essere una estensione dell’esperienza live, protendendosi a catturare l’energia frenetica che caratterizza i loro show, con chitarre che impazzano in modo imprevedibile. Dylan Baldi, frontman della band sul nuovo album:
“I’m obsessed with the idea of energy at the moment. That’s how I thought of this record: seven short, and one long, bursts of intense, controlled chaos. I wanted to make that come across in a way that can actually be felt.”
Qui abbiamo recensito lo scorso disco
Ascolta il singolo
a cura di Andrea Frangi
Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.