Con “Flotus” (2016), Kurt Wagner aveva spostato l’asticella dei Lambchop in alto sì, ma in modo decisamente non convenzionale e andando incontro a una buona fetta di critiche. Con l’ultima uscita, “This (is What I Wanted To Tell You)”, quel progetto quasi snaturato assume una forma più definita, chiaramente al livello della band di Nashville che ci si aspettava.

Le otto canzoni che troviamo al suo interno sono effettivamente godibili nonostante le durate non proprio convenzionali: qui in mezzo trovano abbondante spazio suoni pop e pezzi disco-sregolati (Everything For You), altri conditi in salsa languida (Crosswords, Or What This Says About You, The New Isn’t So You Anymore), fino alle immancabili ballatone (The Lasting Last Of You). Il punto fermo a questo album lo scrive Flower, un’altra ballata accompagnata questa volta da una voce al naturale.

Partendo proprio dalla voce, anche questa volta con l’aiuto del vocoder diventa più che mai strumento vivo, effettata in modo da risultare meno abituale, terreno che già avevano ampiamente preparato proprio con “Flotus” (una mossa azzardata e da qui le critiche) andando in controtendenza alla loro lunga ed onorata carriera. Una scelta audace che ci mette dinnanzi all’incontro di tendenze più varie e che a loro volta incarnano una malinconia profonda, che va ad incidere sul mood generale delle canzoni.

Quindi, se Everything For You sembra uscire direttamente dagli anni ‘90, ad un certo punto ci accorgiamo che ogni segno di contrasto tra il mondo dell’acustica e quello dell’elettronica si fa irrilevante, quasi impercettibile. La voce di Wagner si distende e contemporaneamente mutano gli accordi, il tutto sempre in modo scarsamente invasivo. Il sottotesto musicale di “This (Is What I Wanted To Tell You)” si fa gradualmente sempre più interessante e riflette l’evoluzione artistica-personale di Kurt Wagner, che dalle sonorità alt-country approda al mondo digitale, in cui la sua voce si lascia avvolgere dal vocoder in un dualismo perfetto. Completano il quadro di questo disco una title-track leggermente più emblematica dalle tinte più scure e un giochino per i più attenti: la parola You che compare in tutte le tracce, meno l’ultima.

Assenti all’appello le melodie classiche, ma non sono un grande rimpianto a fronte di questa scelta stilistica. I Lambchop hanno dato una svolta inedita al loro repertorio, mettendosi alla prova ed esplorando tutte le possibilità compositive, dimostrando di dominarle con una certa maestria. Kurt Wagner prende in mano le redini del suo progetto, che aveva sapientemente manipolato fino a portarlo verso lidi sconosciuti e “This (Is What I Wanted to Tell You)” ne riflette in modo lucido il viaggio.

Caterina Gritti