Atteso ritorno per il garage rocker americano Hanni El Khatib, classe 1981. Personaggio incredibile di orgini palestinesi e filippine, multistrumentista, songwriter e produttore ma anche regista di video e socio dell’etichetta discografica californiana Innovative Leisure. Il suo secondo album del 2013 ‘Head in the Dirt’ è stato prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys e in quell’occasione è stato definito dall’influente quotidiano inglese The Guardian “uno skater cresciuto a vintage rock e R&B che con il suo sporco rock’n’roll sta tenendo vivo lo spirito del ’76.”
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Il nuovo disco ‘Flight’ uscirà il 15 maggio, a tre anni dallo scorso ‘Savage Times’ e dalle collaborazioni con Frank Leone (“Solid Gold” e “Crown”), il singolo con il duo losangelino disco-not-disco De Lux (“Power Struggle), i due brani con l’artista messicano-americano Rudy De Anda (“Plastered Beach” e “Jealous Guy”) e la produzione dell’esordio del duo di LA Pinky Pinky.
Qui potete sentire i due singoli che anticipano il disco
Alive
Stressy

Smemorato sognatore incallito in continua ricerca di musica bella da colarmi nelle orecchie. Frequento questo postaccio dal 1998…
I miei 3 locali preferiti:
Bloom (Mezzago), Santeria Social Club(Milano), Circolo Gagarin (Busto Arsizio)
Il primo disco che ho comprato:
Musicasetta di “Appetite for Distruction” dei Guns & Roses
Il primo disco che avrei voluto comprare:
“Blissard” dei Motorpsycho
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Parafrasando John Fante, spesso mi sento sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Ma poi metto in cuffia un disco bello e intuisco il coraggio dell’umanità e, perchè no, mi sento anche quasi contento di farne parte.