Sampha rivela tutti i particolari del suo altamente anticipato secondo album “LAHAI“, programmato per uscire il 20 ottobre attraverso Young. Battezzato con il nome di suo nonno paterno e anche il suo secondo nome, “LAHAI” esplora il stupore e la magia della nostra esistenza, sintetizzando il tumulto che affrontiamo mentre attraversiamo il ciclo della vita e l’oltretomba. Con 14 tracce e la collaborazione di alcuni dei suoi amici più intimi, colleghi e collaboratori, tra cui Yaeji, Léa Sen, Sheila Maurice Grey (Kokoroko), Ibeyi, Morgan Simpson (Black Midi), Yussef Dayes, Laura Groves e Kwake Bass, “LAHAI”, a differenza di “Process”, è un progetto condiviso in cui Sampha esplora i vari modi in cui noi esseri umani ci connettiamo tra di noi e con qualcosa di più grande di noi stessi. Inoltre, oggi è stato rilasciato il nuovo singolo “Only”, co-prodotto con El Guincho e accompagnato da un video diretto da Dexter Navy in collaborazione con Sampha. Puoi ascoltarlo e guardare il video QUI.

Come l’autore stesso, “LAHAI” sfida le categorie musicali, spaziando tra jazz, soul, rap, dance, jungle e sonorità dell’Africa occidentale. In questo album, Sampha porta le sue ambizioni creative vocali e produttive a nuovi livelli.

Essendo un cantante, autore e produttore di grande rilievo, non sorprende che artisti come Kendrick Lamar, Stormzy, Travis Scott e, in passato, Drake, Solange, Frank Ocean, Beyoncé, Lil Wayne e Alicia Keys si siano rivolti a lui per la sua voce unica e il suo contributo alla scrittura e produzione delle loro opere musicali. Il suo lavoro si estende in diverse discipline creative, con collaborazioni precedenti che includono la stilista Grace Wales Bonner, la creazione della zine “Shy Light” con Durimel (che ha anche realizzato la copertina di “LAHAI”), il suo film “Process” con il regista Kahlil Joseph e il recente lavoro con il direttore creativo Jonny Lu per la creazione del logo dell’album per la nuova linea di merchandise di Sampha, disponibile ora per il pre-ordine a questo link: https://sampha.ochre.store/

Mentre “Process”, il suo album di debutto, che ha vinto il Mercury Prize nel 2017, era un’opera in cui l’artista cercava di comprendere il proprio posto nel mondo, lottando con le ombre della sofferenza e della perdita, “LAHAI” rappresenta un esercizio di accettazione radicale e di gioia per la condizione umana e la bellezza del viaggio stesso.