«Ti attraverso ha avuto una genesi lunghissima: ricordo di avere incominciato a scrivere la strofa su un pianoforte scordato che avevo trovato in un appartamento a Milano, circa tre anni fa».
Lorenzo Urciullo è un musicista paziente e determinato. Profondamente legato alla sua terra e forte come una roccia. Non sarà certo un caso se per portare in giro la sua musica ha scelto Colapesce come nome d’arte. Il suo nuovo singolo, Ti attraverso (che potete ascoltare qui sotto), è uscito a sorpresa il 6 settembre, giorno del suo compleanno, come una torta con 34 candeline. Si tratta di un brano per certi versi differente dalla precedente produzione del nostro, più conforme al cantautorato moderno. Per confezionarlo, lo spiega lui stesso, ci ha messo quasi tre anni.
«Per un anno non sono stato in grado di svilupparla in alcun modo, fino a quando con una vecchia chitarra anni Trenta accordata in Do e comprata per 80 euro al “Baloon” di Torino, ho scritto il ritornello. Poi mi sono fermato per un altro anno».
Bisogna aspettare, prima o poi il ritornello arriva. Ed è qui che Colapesce rende giustizia al suo nome d’arte. Qualcuno di voi lo saprà già, ma il suo è un nomignolo preso in prestito da un’antica leggenda siciliana. Colapesce era un buon nuotatore, figlio di un pescatore. Grande subacqueo e piccolo eroe. Un giorno il re decise di sfidarlo. Gettò prima una coppa e poi la corona in fondo mare. «Adesso devi cercarle e riportarmele», gli disse. Lui lo fece e tornò a galla vittorioso. Paziente e determinato.
«Non sono mai riuscito a sbloccare le strofe anche se avevo in mente come dovevano essere: due fiumi di portata diversa che alla fine del brano sarebbero dovuti confluire nello stesso mare. È stata parcheggiata lì, fin quando un giorno, in dieci minuti, ho scritto di getto tutto il testo. Tutto».
Allora il re mise di nuovo Colapesce alla prova. Questa volta gettò in mare un piccolo e prezioso anello. «Vai a prendere pure questo», gli urlò. Il ragazzetto si tuffò per recuperare l’anello e non riemerse mai più. Scendendo in profondità si accorse che la Sicilia si reggeva su tre colonne, di cui una decisamente malmessa. Fu così che decise di restare per sempre negli abissi per sorreggere l’isola con le sue stesse mani. Legato alla sua terra e forte come una roccia.
Ti attraverso, come tutto il resto del disco, è stata scritta dal musicista siciliano per essere poi arrangiata e prodotta insieme a Jacopo Incani (meglio noto come Iosonouncane) e Mario Conte. Il sodalizio tra Colapesce e Iosonouncane è totalmente inedito e nato da una profonda amicizia. La stessa che lega il cantautore a Mario Conte, con cui aveva già collaborato nel precedente disco, “Egomostro” (2015). Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) ha suonato la batteria in Ti attraverso e nelle altre canzoni del disco.
Del nuovo album di Colapesce non si conosce ancora né il titolo né la data d’uscita. Lo scopriremo a breve.
Paolo Ferrari

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.