Ritorna indomita “5 Canzoni Bomba”, la rubrica in cui vi segnaliamo i brani che vi faranno sobbalzare dalla sedia urlando “Davvero mi sono perso tutto questo?” o, se non ve lo eravate persi, “Davvero ero al cospetto di una bomba e non me ne sono accorto?”. Bene, rieccoci col resoconto inderogabile. Buon (ri)ascolto.
Black Country, New Road – Opus
Diciamolo, i meno sprovveduti della community si erano segnati questo nome già dal lontano ma non così tanto 2019, quando il primo singolo Sunglasses iniziava a circolare tra le playlist che contano. Poi sono seguiti altri due singoli per altrettante conferme. I ragazzi sanno quello che fanno, o forse no ma gli riesce bene. Così eccoci di fronte l’opera prima, anzi all’opus. Il debutto chiama a raccolta i singoli già usciti e introduce “solo” tre nuovi brani, infatti la durata non sta mai sotto i 5 minuti, fino a raggiungere gli 8 secchi per questa Opus che chiude il disco. Un tripudio di piano e forte, dove nel piano c’è un riff ossessivo di chitarra a sostenere il cantato drammatico di Isaac Wood e nel forte una cavalcata balcanica di fiati e violini su ritmiche comunque post-rock. Formazione quanto meno curiosa per il genere, impossibile negarlo. Il pezzo ha tutta l’aria di qualcosa che rimarrà, non si sa dove, ma l’importante è che lo faccia
Laila Al Habash – Brodo
Continuiamo a parlare di contaminazioni, ma passando all’Italia. La proposta nostrana della settimana prevede il secondo singolo estratto da “Moquette”, EP d’esordio della cantautrice romana e di origini palestinesi Laila Al Habash, in uscita a fine mese per Undamento. Di solito con brodo e/o brodaglia nella sua accezione ancora più negativa si etichetta tutto quello che è cheap, annacquato e insapore. Non è il caso però di questa canzone, che di brodo ha solo il titolo. Le reference sono quelle di un hip-hop che attraverso una commistione di R&B sensato si poppetizza, grazie a un ritornello che se la gioca con quelli degli altri grandi nomi di Undamento. Per cui sarà bene segnarsi nome dell’artista e uscita del lavoro completo, perché per la scena di riferimento potrebbe avere qualcosa da dire.
Mush – Hazman Suits
Se le contaminazioni non fanno per voi, ecco una bella scarica di chitarre vecchia maniera come si deve. Certo, la batteria si tiene funkeggiata e quindi dà quel tono danzereccio al brano, ma di rock non si vive… I Mush, dopo il notevole esordio dell’anno scorso con 3D Routine, sono già al lavoro per consegnare nuova musica alla platea che drizza sempre più le antenne su di loro ed è bene non lasciarli a bocca asciutta. Il terzo brano uscito e che farà parte del prossimo lavoro ha quel tiro da colonna sonora di Fifa, non so se rendo l’idea. Appiccicaticcio soprattutto nel riff, che davvero fa venir voglia di schiacciare nuovamente play. Il party sta per ricominciare.
Black Pumas & Lucius – Strangers
C’erano Lennon/McCartney, c’erano Jagger/Richards e poi c’era Ray Davies. In questo caso il famoso adagio dei boomer non tiene, visto che il pezzo è del fratello chitarrista Dave, che tra l’altro chi del fandom dei Kinks ci sta leggendo saprà sicuramente aver firmato i passi più decisivi della carriera del gruppo, nonostante tutto. Perché racconto queste cose? Perché i Black Pumas e Lucius, due act non nuovi alle reinterpretazioni, questa volta fanno team per proporre la bella ballad soul Strangers, chicca facente parte dell’altrettanto album chicca “Lola Versus Powerman and the Moneyground, Pt. One”, chicca che, come sapranno sempre coloro del fandom dei Kinks che stanno leggendo, non ha mai avuto una Pt. Two. E ancora la aspettiamo. Nell’attesa ci pensano i Black Pumas e Lucius a distrarci. Il brano accompagna la campagna promozionale di A Life In A Day 2020, l’autorevole produzione YouTube Originals prodotta da Ridley Scott e presentata in anteprima al Sundance Festival, che in quanto produzione YouTube trovate ovviamente gratuitamente sulla nota piattaforma nonché QUI.
MACE con Colapesce e chiello_fsk – AYAHUASCA
Chiudiamo inevitabilmente col disco italiano più chiacchierato del momento, quello che come al solito avrete visto condiviso da mezzo Instagram tra cui la tipa che vi piace e che la situazione vi rende inavvicinabile. Quelli che ne sanno di Hip Hop dicono che sarà un game changer, quelli che ne sanno di Elettronica confermano. E noi che ne sappiamo di INDIE come ci posizioniamo? La delegazione è rappresentata da Colapesce, che partecipa al brano più onirico e psichedelico del lotto, cosa che si capisce già dal titolo. L’ascolto non mi fa comunque voglia di prendere l’Ayahuasca, ma di tuffarmi in questo trip di elettronica lisergica sì. E l’ora tonda di musica ripaga l’esperienza. Bomba.
Ascolta tutte le canzoni bomba mai bombardate qui:

I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Circolo Magnolia (Milano), Biko (Milano), Santeria Toscana (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Coldplay – X&Y
Il primo disco che avrei voluto comprare: Weezer – Blue Album