Giancane è un personaggio di quelli che o si amano o si odiano, o si capiscono o non si capiscono. Cantautore romanaccio salito alla ribalta con l’esordio rivelazione di due anni fa Una vita al top, in questo secondo lavoro mescola egregiamente le sue diverse passioni, che vanno dal country americano al pop italiano anni Novanta, a una sferzante ironia.

Brano manifesto per comprendere subito l’artista è 2 volte 6: melodia debitrice agli 883, riff e soli ripresi spudoratamente dal Vasco di Colpa d’Alfredo e testo punk adolescenziale in cui si scopre nel ritornello che la lei per cui il nostro si dispera è in verità una birra Peroni da 66 cl. Se riuscite a superare indenni l’ascolto del brano, siete pronti per avventurarvi nel magico mondo di Giancane.

Limone è una sfida agli anni Ottanta idilliaci riportati recentemente in auge dal suo concittadino Tommaso Paradiso, Adotta un fascista è più intelligente di ciò che potrebbe sembrare in un primo momento, Odio i bambini e Non sono ricco vi ritroverete a cantarle a squarciagola la mattina in tangenziale. Della riedizione di L’Amour Tojours di Gigi D’Agostino, invece, si poteva sinceramente fare a meno. Rock (quasi rock) demente, ma a tratti intelligente.

Andrea Manenti