Alzarsi il lunedì alle 6 del mattino, dopo essere andati a “dormire” con l’incubo di doverlo effettivamente fare, diciamocelo, non è affatto piacevole. Superato il trauma momentaneo (ma più che persistente), non resta che uscire di casa e, perché no, indossare quel paio di cuffie sempre molto caro. Se è vero tutto questo, è altrettanto vero quanto la giornata possa prendere decisamente un’altra piega dopo aver ascoltato “Beautiful Sadness”, album di debutto di Fil Bo Riva, nome d’arte del cantautore Filippo Bonamici. Ma non solo, anche chiave del progetto che unisce passione e attitudine dello stesso Bonamici e dell’amico e chitarrista Felix A. Remm.
Fil Bo Riva, intimamente e timidamente legato alla musica, sua fedele compagna, ha acquisito una maturità musicale, in parte derivante dalle sue radici, in parte dai luoghi con cui è entrato in contatto dopo. Nato a Roma, non è riuscito a sottrarsi all’appeal melodico della musica italiana anni ’60, che ha arricchito con prospettive sonore tutte nuove durante gli anni passati in collegio in Irlanda. Infine Berlino, che ha chiuso definitivamente il cerchio, permettendo l’incontro quasi predestinato tra Bonamici, Felix A. Remm e il produttore Robert Stephenson (Mighty Oaks). Allegra combriccola che nel 2016 ha registrato il primo EP “If You’re Right, It’s Alright” (qui la nostra recensione del disco).
Time Is Your Gun, in apertura, spalanca le porte del disco come attraverso un’ampissima apertura di ali: le voci spiccano il volo, amalgamandosi all’interno di un’invocazione epica. Proprio come in quei pezzoni indie da cantare con chitarre e tanti sogni in testa. Così parrebbe anche Blindmaker, prima di rivelare la sua natura romantica, e la stessa del buon Fil Bo Riva, che lascia poi spazio all’erotismo più scazzato di Radio Fire, con tanto di linee melodiche sensuali, e, perché no, qualche sfumatura malinconica che male non fa.
C’era odore di fattacci personali, non ci sbagliavamo. Lo stesso Fil Bo Riva parla chiaro: «Ho scritto delle cose che stavo vivendo, problemi ed esperienze bellissime con la mia ragazza». Radio Fire, Baby Behave, L’over e più di tutti L’impossibile, con piacevole aggiunta di coro in italiano, mettono in gioco tematiche sentimentali piuttosto intime, espresse più o meno poeticamente a seconda del contesto.
“Beautiful Sadness” è l’incontro di 13 tracce genuine di un artista che, fiero delle proprie origini, cerca con tenacia di far risuonare ovunque la sua veridicità musicale, riuscendoci. «Senza i miei musicisti la musica avrebbe suonato in maniera molto diversa», sottolinea Bonamici, che enfatizza la concretezza di un progetto firmato Fil Bo Riva, munito di chitarre palpitanti su sfondo di mormorii di pianoforti, già estremamente credibile a un primo ascolto.
Camilla Campart
