Rigà, i testi. La forza degli Eugenio in via Di Gioia sono i testi. Su quelli non gli puoi dire niente. Anzi. Stima e applausometro che va in su. Ad esempio, il testo di Inizia a respirare lo appenderei in tutte le aule scolastiche del paese. Ma anche in ogni ufficio. Forse soprattutto in ogni ufficio e luogo di lavoro. Il succo del messaggio? I soldi non esistono e tu non sei libero. Banale? Bah. Però veritiero ed espresso bene. Con creatività. Senza fare morali che gonfiano le palle. Ci vuole talento per scrivere ‘na roba del genere. Serio.
Vogliamo parlare di Altrove? Altrove è una lettera al proprio povero cuore. Condivisibilissima. E non continuo, perché la stessa cosa vale per quasi tutti i testi delle altre canzoni contenute in “Natura Viva”. C’è solo un unico grande problema: il 90% di tutti ‘sti bei pezzi non sono cantabili. Gran testi, divertenti, geniali, spigliati, mai scontati, sempre acuti e concettualmente stratificati, insomma epici, ma… Poca musica. Poca melodia. Nulla di orecchiabile.
Avviamo una petizione per fare degli Eugenio in via Di Gioia non una band, ma un collettivo di scrittori di pensieri e racconti brevi. ‘Na cosa stile Wu Ming. E io non so che altro scriverci in questa recensione, perché i testi non ve li posso raccontare, fate prima ad ascoltarli, mentre sul lato musicale non so che dire perché, ripeto, non sono canzoni.
Non lo so.. Che facciamo con questi Eugenio in via Di Gioia? Gli facciamo aprire un partito politico? No, no che poi si sputtanano… Allora gli facciamo fare il discorso di fine anno al posto del presidente della Repubblica. Credo possano essere più efficaci e concreti. Come? Non se po’ fa’? Scartata anche questa? E allora diamogli 5 minuti quotidiani in tv dopo il tg e prima di Striscia la notizia. Cinque minuti ogni giorno di sano pensiero per pettinarvi menti e coscienze.
Insomma “Natura Viva” potete tranquillamente ritirarlo dal mercato discografico e pubblicarlo di nuovo sotto forma di libro. Vi prego fatelo. Non scherzo. Così nelle vetrine della Feltrinelli vedrò qualcosa di interessante invece dei libri di Bruno Vespa o di qualche Youtuber che ha messo la propria faccia su 100 pagine scritte da un ghostwriter. Sentitamente, grazie.
Marco Improta
La band è in tour in queste date:
29 marzo Firenze, Auditorium Flog Qui per i biglietti
30 marzo Perugia , Urban Club Qui per i biglietti
4 aprile Milano, Santeria Social Club – SOLD OUT
5 aprile Roma, Monk Club (Ingresso riservato ai soli Soci Arci)
6 e 7 aprile Bologna, Locomotiv Club (Ingresso riservato ai Soci AICS)
12 aprile Padova, Hall
24 aprile Brescia, Latteria Molloy Qui per i biglietti
26 aprile Mosciano Sant’Angelo, Club Pin Up Qui per i biglietti
27 aprile Conversano, Casa delle Arti Qui per i biglietti
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I miei 3 locali preferiti per vedere Musica: il mio bagno, il mio soggiorno, la camera da letto di una ragazza qualsiasi
Il primo disco che ho comprato: Così com’è – Articolo 31
Il primo disco che avrei voluto comprare: I Queen cantano Cristina D’Avena
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: Voglio andare a vivere in un casale in campagna, col mio terreno, il mio orto, il mio ipotetico cane Gianfranco, il mio ipotetico cavallo, una moglie carina con le tette grandi e un camino. Il camino è fondamentale eh, che voglio passare la vita a gettare i gusci della frutta secca nel fuoco.