I Bloc Party hanno annunciato il loro sesto album Alpha Games, in uscita il 29 aprile su Infectious/BMG, a cinque anni dal precedente Hymns. In seguito alla dipartita di Matt Tong (ora batterista degli Algiers) e di Gordon Moakes nel 2015, sono arrivati Justin Harris al basso e Louise Bartle alla batteria. il tour del 2019 – durante il quale era stato riproposto per intero lo storico e mai dimenticato primo album “Silent Alarm” – aveva fatto intuire la voglia di ritornare sui palchi come ai vecchi tempi ma era evidente che le celebrazioni possono evocare dei bei ricordi ma niente di più. La prima canzone ascoltabile si chiama Traps, è un brano prodotto da Adam Greenspan (Nick Cave, Yeah Yeah Yeahs, Idles) e Nick Launay.
Ed è bello constatare che quell’energia non era fine a se stessa ma è riuscita a liberarsi anche dentro ad uno studio dato che “Traps” riporta finalmente quel vigore e quella freschezza che si erano perse da troppo tempo. Poco meno di tre minuti melodicamente punk e la sensazione di poter finalmente pregustare un lavoro degno di una band che ha promesso molto più di quello che poi ha effettivamente mantenuto.
Kele Okereke cantante e chitarrista al comando della band ce lo racconta così: “Sapevamo che Traps sarebbe stato il primo brano tratto dal nuovo album sin da quando l’abbiamo scritto; lo suonavamo durante il soundcheck del nostro ultimo tour ancora prima che lo finissimo perché volevamo sentire come suonasse in queste stanze enormi e all’aperto”.
Qui sotto potete ascolare il singolo:
Questa la tracklist del disco
01. Day Drinker
02. Traps
03. You Should Know the Truth
04. Callum Is a Snake
05. Rough Justice
06. The Girls Are Fighting
07. Of Things Yet to Come
08. Sex Magik
09. By Any Means Necessary
10. In Situ
11. If We Get Caught
12. The Peace Offering
Smemorato sognatore incallito in continua ricerca di musica bella da colarmi nelle orecchie. Frequento questo postaccio dal 1998…
I miei 3 locali preferiti:
Bloom (Mezzago), Santeria Social Club(Milano), Circolo Gagarin (Busto Arsizio)
Il primo disco che ho comprato:
Musicasetta di “Appetite for Distruction” dei Guns & Roses
Il primo disco che avrei voluto comprare:
“Blissard” dei Motorpsycho
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Parafrasando John Fante, spesso mi sento sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Ma poi metto in cuffia un disco bello e intuisco il coraggio dell’umanità e, perchè no, mi sento anche quasi contento di farne parte.