Galeotta fu la tournée del 2019 durante la quale i Bloc Party suonarono per intero il loro disco d’esordio, nonché miglior album, “Silent Alarm”. Ed è così che, dopo l’obbligata pausa dettata dalla pandemia, la band di Kele Okereke torna con la grinta e l’ispirazione di vent’anni fa, quando ancora era fra le preferite next big thing della stampa albionica.
Lasciatasi alle spalle le influenze più cinematografiche e d’atmosfera come quelle maggiormente vicine al pop più rilassato della seconda parte della carriera, i quattro londinesi si rifanno vivi con quello che può essere valutato come un vero e proprio ritorno, dato che la loro ultima uscita discografica risale ormai a ben sei anni fa. Riprese in mano le vecchie sonorità punk-funk degli esordi, “Alpha Games” trasporta quindi l’ascoltatore in un turbine di energia per l’intera (breve) durata delle sue dodici tracce.
La doppietta iniziale formata da Day Drinker e dal primo singolo estratto Traps («Sapevamo che sarebbe stato il primo brano tratto dal nuovo album sin da quando l’abbiamo scritto; lo suonavamo durante il soundcheck del nostro ultimo tour ancora prima che lo finissimo perché volevamo sentire come suonasse in queste stanze enormi e all’aperto» le parole del frontman) è una bomba a orologeria che fa da macchina del tempo trasportando l’ascoltatore alla gioventù d’inizio millennio. You Should Know the Truth, By Any Means Necessary e If We Get Caught sono dotate di melodie irresistibilmente appiccicose, Callum Is a Snake, Rough Justice e The Girls Are Fighting esplorano la faccia un po’ più dura del quartetto, mentre la conclusiva The Peace Offering è da pelle d’oca con il suo recitato/cantato emozionale. Che bello ogni tanto tornare giovani…
Andrea Manenti
Foto di copertina: Wunmi Unibudo
Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman