GINEVRA è una cantante e cantautrice nata a Torino nell’estate del 1993 e cresciuta vicino a boschi e montagne, luoghi che hanno segnato la sua infanzia portandola alla ricerca di intimità e introspezione. Trasferitasi a Milano ha continuato, senza mai smettere, un percorso mirato alla scoperta di un suono autentico per la sua musica. I primi singoli, “Forest” e “Lips“, hanno totalizzato oltre i 100 mila streams su Spotify e incontrato l’interesse dei media italiani e internazionali che hanno puntato su di lei come una delle nuove promesse del 2019.

Ruins” non è solo il primo lavoro ufficiale di Ginevra ma rappresenta prima di tutto il suo percorso di crescita come donna che si racconta in un dialogo interiore confessato a chi ascolta. Un viaggio guidato nei sentimenti più intimi e nelle paure della giovane artista, dove la fine diventa il punto di partenza per rinascere dalle rovine prendendo coscienza di sè e accettando la solitudine.
La raccolta segue il filone dei precedenti singoli: linea vocale sussurata e dolce accompagnata da un’atmosfera onirica, a tratti oscura, e da produzioni elettroniche minimali, curate da Francesco Fugazza, produttore e compositore milanese. L’estetica del progetto, dalle grafiche alle fotografie, è stata curata da Tommaso Ottomano che ha affiancato Ginevra nel dare forma e colori al suo mondo.

 

Intervista a cura di Nicola Braga

 

Prima di tutto chi è Ginevra, da dove arriva e cosa fa quando non suona?
Ginevra è una cantautrice, viene da Torino ma vive a Milano da qualche anno.
Quando non suona: ascolta, viaggia, legge e sogna.
 
 
Come hai registrato? Qualche dettaglio un po’ da nerd?
Mi sono occupata personalmente delle pre-produzioni dei brani; è stata una fase lunga e ricca di ricerca.
Francesco Fugazza poi, ha prodotto interamente l’EP, partendo dai miei progetti di Logic.
Una volta terminata la produzione, abbiamo registrato le chitarre in Brianza, suonate da Gabriele Mellia, e
registrato le voci nello studio di Peermusic Italy (prima ancora che il mio percorso con Peermusic iniziasse).
Registrare nella calda estate milanese è stata un’impresa per tutti quanti!
Per ultimissima cosa, RUINS è stato mixato e masterizzato da Tapewave Mastering, lo scorso settembre.
 
 
C’è qualcun altro che fa qualcosa di simile a te in Italia e che stimi? Diccelo anche se non li stimi in realtà! 🙂
Questa è una domanda difficile. Più di un artista condivide con me quel mondo sonoro dai tratti oscuri e
notturni. Mi vengono in mente i Be Forest.
E poi c’è una mia recente scoperta: gli I hate my village. Probabilmente sono meno riconducibili alla mia musica
ma hanno tutta la mia stima.
 
 
Perchè cantare in inglese in un periodo in cui va di moda farlo in Italiano?
L’intento della mia musica non è mai stato seguire una moda, ma solo i miei sentimenti.
Credo che in Italia, e in parte è giusto che sia così, l’italiano avrà sempre la fetta di pubblico maggiore.
Questo non vuol dire che non ci siano progetti interessanti nei retroscena, o che l’italiano sia solo una moda.
In entrambi i mondi, ci sono cose su cui vale la pena soffermarsi.
 
 
Qual è il prossimo passo? E quello successivo?
Il prossimo passo è suonare tantissimo; sto lavorando al live insieme a Gabriele Mellia (chitarrista) e Giacomo
Ferrari (batterista). Il tour di RUINS è cominciato lo scorso weekend e ci aspettano mesi ricchi di appuntamenti.
Inoltre fra uno spostamento e l’altro, cercherò di scrivere il più possibile.
 
 
Il tuo suono e la tua identità sono estremamente definiti e ciò che convince della tua musica è la tua unicità, quali sono gli artisti che più ti influenzano?
Grazie!
La lista delle influenze è lunga e varia. Spiccano i Massive Attack, i The xx, gli alt-J, James Blake, Sevdaliza, Bon
Iver, Feist, Sòley, Mazzy Star e tanti altri.
 
Tre album (o artisti) che ti hanno accompagnato nel percorso di crescita
3 album fondamentali sono stati:
Heligoland dei Massive Attack;
The xx di The xx;
Pink Moon di Nick Drake.
 
 
Dimmi un pezzo, uno solo che vorresti aver scritto tu e perchè.
3WW degli alt-J.
Gli alt-J hanno il dono di sconvolgermi con la loro sensibilità.
Ogni volta che li ascolto, e analizzo, penso quello sia il mio mondo.
Questo brano è semplicemente perfetto.

 

“RUINS è il mio EP d’esordio e sono emozionata di poterlo finalmente condividere. E’ un dialogo con me stessa e rappresenta una rinascita dalle “rovine” del mio cuore. Spero che chiunque lo ascolti vi ritrovi i propri tormenti, e si senta meno solo. Comporlo è stato un percorso di crescita, artistica e personale. Buon ascolto.”

 

Le date del tour

30.03 – Votes for Women – Sant’arcangelo di Romagna
06.04 – Nadir – Padova
10.04 – Zoo – Bologna
11.04 – Moog Slow Bar – Ravenna
12.04 – Osteria al Ponte – S. Donà di Piave (VE)
19.04 – Ohibò – Milano
28.04 – Twiggy – Varese
03.05 – Sofar Sounds – Manchester
04.05 – Liverpool Sound City – Liverpool
24.05 – WoPa – Parma
09.06 – Handmade Festival – Guastalla
28.06 – ARCI Il Ritorno – Seregno (MB)