Oggi vi parlo di Valerio Bissocoli.
In arte Bissock.
Che roba è Bissock? È rap. È Hip-hop. Però in salsa romana.
Evabè roba già vista, direte voi, ebbasta con ‘sta scena romana.
E potrei pure darvi ragione, però n’attimo, aspettate.
Qua la roba è interessante.
È un po’ come quando vai al baracchino che vende libri usati a due euro ciascuno, e in mezzo a tanti Harmony, a tanti Urania con le copertine bellissime, a tanti Sas e a tanta altra caccona, alla fine trovi un gioiellino. Un gioiellino di quelli che pure il proprietario del baracchino dei libri non ha la minima idea di cosa sia, e quindi lo prendi a nulla e fai l’affare del mese.
Ecco per me, musicalmente parlando, “Spawn” di Bissock è l’affare del mese.
Perché? Perché i testi sono un fottutissimo manifesto di cultura pop di fine anni ’90.
E da Tonio Cartonio a The Sims c’è dentro un po’ di tutto.
E quando Bissock mi spara un sacco di chicche mischiate in quelle rime veloci, fitte e intrecciate… Boh, io volo. E di brutto pure.
Ed è giusto che a tal proposito vi segnali un paio di perle, forse tre.
In primis Il fascino criminale, un bel pezzo orecchiabile, a suo modo quasi elegante, con un sound che sembra preso paro paro dalla East Coast degli States. Poi tocca che vi ascoltate, e pure bene, Billy Ballo. Che già solo per la citazione di Maccio Capatonda meriterebbe un Emmy. Ma siccome in questo mondo ingiusto non hanno mai dato un Oscar neanche a Bud Spencer, tocca a noi valorizzare pezzi d’arte altissima come questo.
Io non vi dico niente, voi andate su internet e pettinatevi le orecchie. Ma la vera bomba è una traccia che per me potrebbe essere sparata da tutte le radio anche domattina stesso: Bora! La tocco piano e la sparo grossa, così mi mandate subito a fanc*lo e passa la paura: per me Bora è semplicemente Cosmo + Er Piotta + Achille Lauro. Cioè un cazzo di capolavoro che mi sto sparando a loop da giorni.
Si lo so, state esclamando un lunghissimo e scettico mavaaaaaaaaaaa, però voi andatela ad ascoltare… e poi ne riparliamo.
I believe in Bissock!
Marco Improta
Mi racconto in una frase: Torna ad ascoltare te stesso. È gratis. Non ci vuole neanche l’abbonamento a spotify.
I miei 3 locali preferiti per vedere Musica: il mio bagno, il mio soggiorno, la camera da letto di una ragazza qualsiasi
Il primo disco che ho comprato: Così com’è – Articolo 31
Il primo disco che avrei voluto comprare: I Queen cantano Cristina D’Avena
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: Voglio andare a vivere in un casale in campagna, col mio terreno, il mio orto, il mio ipotetico cane Gianfranco, il mio ipotetico cavallo, una moglie carina con le tette grandi e un camino. Il camino è fondamentale eh, che voglio passare la vita a gettare i gusci della frutta secca nel fuoco.