Era dal 2016, dopo l’uscita del primo album “Hip Hop”, che Mai Stato Altrove (nome d’arte di Gabriele Blandamura) non pubblicava nuovi lavori, ma questi anni di silenzio hanno indubbiamente dato i loro frutti. È uscito infatti per Bravo Dischi “Ragazzi Stupendi”, anticipato dai singoli I dischi, Dentro un ricordo e Contento lo stesso, che hanno annunciato il suo ritorno sulla scena indipendente.

Il secondo album nella carriera di un artista è forse il più complesso da realizzare, tra le aspettative del pubblico e la possibilità di affermare il proprio talento: con il suo ultimo lavoro, Gabriele è riuscito a confermare la bravura già emersa precedentemente. Grazie anche alla partecipazione di Fabio Grande (I Quartieri) e Pietro Paroletti negli arrangiamenti, troviamo alcuni elementi simili a “Hip Hop”, ma anche una maggiore cura dei dettagli e nella stratificazione dei suoni, oltre che un influsso soul in alcuni brani.

Questo non è però un album facile: nei testi Gabriele si apre totalmente con l’ascoltatore, parlando delle proprie esperienze e considerazioni con sincerità, che è forse la più grande conquista di “Ragazzi Stupendi”. Tra i vari brani c’è omogeneità, una linearità che prosegue fino alla fine. In conclusione, un album che sicuramente si distingue dalle ultime uscite italiane, di cui il nostro panorama aveva bisogno.

Lucrezia Lauteri