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Vi ricordate i The Walkmen? Sono quei fantastici ragazzi di New York che hanno riempito il primo decennio di quegli incerti anni 2000, insieme ai The National e ai My Morning Jacket. Ebbene, adesso non sappiamo più se parlarne al presente o al passato: non abbiamo notizie di loro dal 2013 e la lunga pausa che avevano annunciato potrebbe trasformarsi in una rottura. Tanto più che i loro componenti hanno ormai cominciato a sparpagliarsi in ogni direzione, alla ricerca di una strada da percorrere. Walter Martin è uno di loro.

Polistrumentista e cantante, aveva stupito tutti con il suo primo lavoro, Were All Young Together: un tenerissimo album per bambini – sì, per bambini – pieno di collaborazioni e di canzoni che fanno venir voglia di mettersi in cerchio e cantare tutti in coro o di battere le mani a tempo, con un sorriso ebete stampato in faccia.

Arts and Leisure, invece, è un album per grandi, anche se di certo non ci troverete un Parental Advisory sopra.

È ufficialmente ispirato alla Storia dell’Arte ma quello che lo rende piacevolmente unico sono gli aneddoti personali di Walter Martin: il racconto di tutti i lavori che ha fatto prima di diventare ricco e famoso (Jobs I Had Before I Got Rich & Famous) o di quella volta che era rimasto imbambolato davanti a un vecchio dipinto del XVIII secolo (Watson and the Shark).

L’atmosfera è quella di un folk leggero, ben dipinta da un cantautore che con la semplicità della sua chitarra ci trascina dolcemente nei luoghi felici del suo immaginario. Il suo spirito così giocoso e allegro è pure contagioso: non preoccupatevi se dopo aver ascoltato Arts and Leisure vi ritroverete a fischiettare uno dei suoi ritornelli o a saltellare qua e là, è tutto normale.

Walter Martin non farà più musica per bambini, ma una cosa è certa: il suo pubblico preferito sono bambini che sono diventati grandi.

Laura Musumarra