Changephobia il disco di rostam Vi basterebbe wikipedia per sapere che Rostam (in persiano رستم‎) è un eroe della mitologia persiana, figlio di Zal e Rudaba.  Rostam Batmanglij, invece, il protagonista di questa recensione, è stato tra i fondatori dei Vampire Weekend, ma ha presto preso il largo come produttore. Il suo primo disco solista è ormai datato 2016 e metteva a frutto la sua collaborazione con l’ex cantante dei Walkmen, Hamilton Leithauser. Un lavoro a quattro mani di rara bellezza, che consigliamo di recuperare se ve lo foste persi.

Partito dalla elaborazione di una forma canzone classica soul-rock, a tratti minimalista, Rostam si è poi staccato da questo genere per strizzare l’occhio alla composizione pop elettronica raffinata del suo secondo disco “Half-Light” (2017), un album complesso e meraviglioso in cui spiccano i bassi saturi della dub music, puntellati dalle percussioni irrisistibili della tradizione medio-orientale. La sua musica è pura contaminazione di stile, sfuggevole, indefinibile e zeppa di meraviglie che le vostre orecchie non si aspettano. 

Eccoci dunque a questo “Changephobia”, in uscita il 4 giugno, un disco che arriva dopo il grande successo riscontrato grazie al lavoro di produzione su ‘Women In Music Pt. III‘ delle HAIM. Il disco è stato anticipato dal ricco assaggio dell’EP “From the Back of a Cab”, i cui cinque brani sono poi finiti nell’album.

4Runner è la perfetta sintesi dell’arte di Rostam, in cui la voce spalma irresistibile melodia pop su una base elettronica che non dimenticherete facilmente. E se brani come Unfold you, Bio18 e Interlude sembrano portarvi per mano in un fumoso jazz club degli Anni ’20, il resto del disco è una colonna sonora indiepop tronica perfetta per un assolato pomeriggio primaverile. Difficile non farvi strappare un bel sorrisone e si sa che di questi tempi è cosa assai preziosa e gradita.

So long and thanks for all your magic, ciao Rostam✨

Tum