La leggendaria band The Birthday Party, fondata da Nick Cave è protagonista di un nuovo documentario. “Mutiny in Heaven: The Birthday Party” verrà proiettato in 45 città americane da settembre a ottobre e diventerà disponibile tramite video-on-demand più avanti quest’anno. Guarda un estratto dal film, un frammento parzialmente animato intitolato “A Monstrous Beast Live”, qui di seguito
Il nuovo documentario è diretto da Ian White e include testimonianze di prima mano sulla storia della band da parte di Cave, Mick Harvey, Rowland S. Howard e Phill Calvert. Il film è stato prodotto esecutivamente da Wim Wenders insieme al membro della band e supervisore musicale del film, Harvey.
il regista presenta così il suo lavoro “Questa è una storia contorta di ascesa, realizzazione e implosione affrontando temi come l’ispirazione artistica, la creatività, l’addizione, la fama, il conflitto interpersonale e la relazione unica tra visione creativa e autodistruzione – il tutto sottolineato dall’umorismo oscuro e sarcastico dei singoli membri della band.
Attraverso interviste esclusive incredibilmente sincere, una ricchezza di archivi rari e inediti, opere d’arte originali, brani mai pubblicati, filmati in studio, animazioni e contenuti multimediali – il film è visivamente ricco quanto coinvolgente dal punto di vista narrativo – uno sguardo rivelatore alle origini, ai sogni, alle speranze e alle motivazioni dei suoi membri chiave”.
Smemorato sognatore incallito in continua ricerca di musica bella da colarmi nelle orecchie. Frequento questo postaccio dal 1998…
I miei 3 locali preferiti:
Bloom (Mezzago), Santeria Social Club(Milano), Circolo Gagarin (Busto Arsizio)
Il primo disco che ho comprato:
Musicasetta di “Appetite for Distruction” dei Guns & Roses
Il primo disco che avrei voluto comprare:
“Blissard” dei Motorpsycho
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Parafrasando John Fante, spesso mi sento sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell’uomo, del terribile significato della sua presenza. Ma poi metto in cuffia un disco bello e intuisco il coraggio dell’umanità e, perchè no, mi sento anche quasi contento di farne parte.