Cantautorato post-punk direttamente da Bergamo. “Canzoni per Adulti”, ultima uscita dei Moostroo, sa proprio di questo. L’etichetta di cantautorato viene oggi affiancata a tanti gruppi, ma se accanto al cantautorato ci metti anche il post-punk, suona come qualcosa di nuovo. Tanto per cominciare, la copertina dell’album merita subito una menzione. Una geniale rappresentazione del corpo. Poi con il primo brano, Meteora, la mente vola immediatamente a Giorgio Canali. Una base di chitarra distorta su una voce lenta, in cui le parole vengono scandite piano alla ricerca di termini fuori dal linguaggio comune. Il senso di distruzione, perdita, abbandono è facilmente individuabile fin dai titoli. Cadavere, Usura, Oblio, Sul Ciglio, Umore Nero lasciano poco all’immaginazione. Tracce a metà tra l’inglese e l’italiano che vanno ascoltate diverse volte, per chi è un cultore dei testi oltre che della musica in sé. Nel cantautorato è obbligo riservare una certa attenzione. E i Moostroo se la meritano tutta. Non perdetevi l’ultimo video, che condividiamo qui sotto.
Federico Trevisani

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.