Sono in ritardo. In maledetto ritardo. In un ritardo quasi imperdonabile. La verità è che mi sentivo in soggezione di fronte a tanta bellezza, così rimandavo continuamente la scrittura della recensione non sapendo bene come esprimere a parole il mio apprezzamento. Riuscivo solo a mettermi in ascolto dei pezzi, e rimanere in contemplazione estasiato.

III è, come già si intuisce dal titolo, il terzo lavoro del progetto conosciuto come Moderat. Il moniker berlinese è l’unione (la più riuscita dai tempi dei Gorillaz) di due band preesistenti, entrambe già parecchio note nella scena elettronica: Apparat e Modeselektor.

Tutt’altro che un giocattolo simpatico o un pastrocchio di suoni Moderat è una creatura che acquista fin dalla sua nascita un’identità forte, una personalità spiccata e un carattere deciso. Figlio dei propri genitori, ma al contempo decisamente altro.

Schermata 2016-05-04 alle 23.37.16Nel 2009, anno in cui viene pubblicato il primo LP del gruppo, l’EDM prodotta attraverso suoni così raffinati e ricercati risultava un’assoluta novità. II, muovendosi attraverso il sottosuolo della mittleuropa, esplora e rappresenta orgogliosamente l’underground attraverso un sound più duro e grezzo. Senza però mai perdere la classe del disco d’esordio.

III cerca di essere la definitiva consacrazione. L’uscita allo scoperto. Il passo verso il mainstream. Il disco pop del terzetto. Per questo motivo non tutte le critiche che ha ricevuto sono state positive. Anzi. Alcuni hanno visto questo album come il tradimento dei Moderat rispetto al suono da loro stessi inventato.

Per quanto mi riguarda III – pur avendo momenti di più ampio respiro (Reminder), aperture quasi melodiche grazie ad un ottimo vocalist (Running) e perfino momenti cosmici (Ethreal) – conserva un’atmosfera generale fredda, distaccata e crepuscolare. La cura e l’attenzione attraverso cui vengono scelti i pattern è encomiabile e quasi maniacale. Riuscendo a dare un’impronta di assoluta novità alle 9 tracce. I campionamenti hanno un sapore tanto elegante e deciso al contempo da ricordami il miglior Soave che ho mai bevuto, quello dell’osteria Can e Gatt di Garda.

Il culmine dell’album è ‘Intruder’, quando i Moderat decidono di farsi un giretto a Bristol trovando, invece del solito clima piovoso, una giornata soleggiata che nemmeno in Provenza.

Avercene di gente che mette ancora tutta questa passione nel produrre musica.

Lesterio Scoppi