
In attesa dell’uscita del loro primo album, prevista il 22 febbraio 2020, i Lowinsky sono tornati con un nuovo singolo. Bandiera, pubblicata il 20 dicembre scorso per l’etichetta Moquette Records e distribuita da Artist First, è una ballad semiacustica che si sviluppa morbida attorno all’accompagnamento della chitarra e della sezione ritmica. Il testo racconta la fine di una storia, a cui guardare con un sorriso amaro e una manciata di rimpianti. Le sensazioni e i ricordi di chi si volta indietro e prova a tirare le somme di una storia conclusa.
Un brano più intimo, dunque, dalle tinte lievemente più cantautorali rispetto all’Ep d’esordio uscito nel 2017, oltre naturalmente alla cover del brano Divan degli Smudge, mitica band indie-pop australiana che ha avuto il suo periodo di gloria negli Anni ’90. E proprio a quel decennio (Lemonheads, Nada Surf, Ash) continuano a guardare i Lowinsky, che per chi non li conoscesse sono Carlo Pinchetti (chitarra e voce), Davide Tassetti (basso) e Andrea Melesi (batteria).
Nata dal sottobosco indie-rock lombardo, la band si è riunita per la prima volta nel 2016. Concluse le esperienze con Finistère e Sweet&Divine, Carlo e Andrea, ai quali si è poi aggiunto Davide, hanno deciso di provare a concretizzare alcune idee ancora inespresse. L’intera produzione del nuovo disco, che sarà intitolato “Oggetti Smarriti”, è affidata a Giacomo Corpino di Whale Audio, conosciuto da Carlo anni prima all’Edonè di Bergamo, dove lavorava come fonico alla sua serata, The Exhibition Night.

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.