
Terzo album in carriera per i bergamaschi Lowinsky, “Alice inizia a capire” mescola sapientemente l’indie all’americana dell’esordio “Oggetti smarriti”, di ormai un lustro fa, con le soluzioni maggiormente acustiche scoperte a partire dal più recente “Triste sbaglio sempre lontani” (2023).
Questo nuovo lavoro è quindi l’album più eterogeneo del quintetto. Laddove la base armonica è ancora basata sull’incontro tra la chitarra del leader Carlo Pinchetti e quella di Davide Tassetti, preponderante è diventato anche il riuscitissimo intreccio vocale tra lo stesso Carlo e Linda Gandolfi. Sorprendenti invece gli innesti di Elena Ghisleri con il suo violoncello e del giovane batterista Federico Inguscio, che ha sicuramente portato una bella botta d’energia al progetto.
Il disco si apre con la dichiarazione forte di distacco dalla società odierna di Brucia e del suo incipit testuale «Vende lusso ai più ricchi e poi / cerca di non sfigurare mai / ma le brucia lo stomaco, lei odia tutti quanti», per poi lasciar sfogo al punk in lingua inglese di Love Gone prima di trovare pace nella ballad Il trono d’oro.
Altro brano politico è l’alt-country Respirare («Lavoro da sempre / mai stato saggio / crediamoci insieme / è già il primo maggio per noi / che non abbiamo di che respirare»). La title track è invece una mina ramonesiana con tanto di ritornello dedicato al Drug Buddy del padre tutelare Evan Dando, il suo contrario è la malinconica lentezza di The Symmetry. Avanzi si basa ancora una volta su ritmiche country, mentre La fortezza mischia sapientemente immagini letterarie a melodie sognanti trasformandosi, dopo un intervento vocale che ricorda all’ascoltatore l’impossibilità della felicità umana, nella conclusiva e speranzosa Beautiful.
Andrea Manenti
I Lowinsky apriranno il live dei Babyshambles a Leeds il 7 dicembre 2025. Qui la locandina:

Foto di copertina: Anna Lisa Pinchetti

Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman
