A soli tre anni dalla nascita e dopo qualche singolo pubblicato, esce il primo EP ufficiale delle Lingue Sciolte, formazione abruzzese dall’approccio classico. Sono infatti un quartetto voce, chitarra, basso/sintetizzatore e batteria.

Nelle sette tracce proposte si notano due influenze importanti: l’electro-pop figlio dei primi Cani, anche se suonato con strumenti analogici, ed il cantautorato di scuola italiana. Nella prima parte dell’album si realizzano tre bozzetti maturi e personali con l’iniziale Beatrice, bellissimo ritratto femminile pop-rock, il singolo Woody Allen e soprattutto la politica Era mattina.

Da qui livello, purtroppo, tende ad abbassarsi: Indipendente è una ballad onesta, mentre con Solo di te si sfocia in un ritornello alla Max Pezzali nel quale si cita anche il Vasco nazionale. Neve e la sua ironia rialzano il tiro e portano l’ascoltatore al finale, affidato a Mi piaci solo d’estate, simpatica pop-song che ricorda gli acquerelli leggeri, ma incisivi, dei Tiromancino. Pur con qualche scivolata, un buon inizio.

Andrea Manenti