Ritorna più pre-festiva che mai “5 Canzoni Bomba”, la rubrica in cui vi segnaliamo i cinque migliori brani usciti questa settimana, sorprendentemente non a tema natalizio. Dicembre infatti, si sa, discograficamente parlando è un mese che via via è andato sempre più scemando: le classifiche dei “migliori x dischi” stanno per uscire, a Natale non si regalano più dischi e comunque sarebbe troppo tardi per promuoverli, metteteci pure Spotify Wrapped, che non registra gli ascolti di novembre e dicembre e così sempre meno si rischia la pubblicazione in questi ultimi mesi finali dell’anno solare. Ci pensiamo però noi a segnalare quanto di valido spunta qua e là come un germoglio sempreverde nel freddo inverno. Buon ascolto!

 

Storefront Church feat. Phoebe Bridgers – Words

Due sono le cose tristemente note: Mimi Parker dei Low è passata a miglior vita e Phoebe Bridgers è il Pitbull dell’indie oltreoceanico. Come sono collegati questi dati di fatto? Dall’ultima canzone pubblicata dal losangelino Storefront Church aka Lukas Frank, cupo, tetro ma bravissimo cantautore americano ed esponente di una nuova ondata d’autori. Words non è altro che una personale e ben riuscita interpretazione del pezzo signature dei Low, a cui l’onnipresente Phoebe Bridgers prende parte coi suoi sussurri. Nella musica c’è un modo di dire a metà tra luogo comune e spudorata verità, che vuole che se una canzone è bella, è bella sempre. Words è una di quelle canzoni che sarebbero belle in qualsiasi versione, talmente bella che anche un’esecuzione che non le rende onore varrebbe comunque la pena semplicemente perché alle fondamenta c’è Words stessa, quella partitura, quel crescendo, quelle “parole”, appunto. Nel caso della premiata ditta Storefront Churche e Phoebe Bridgers, la loro versione vale ogni ascolto. Attenzione a quei secondi di silenzio, di apnea: il silenzio è uno dei suoni più belli. RIP Mimi Parker e grazie di tutto.

 

White Lung – Hysteric

Se il calendario non viene cambiato da clamorose sorprese, il disco “Premonition” dei White Lung potrebbe essere l’ultima uscita di grido del 2022 insieme a quella dei NOFX. Quasi al gong, i canadesi pubblicano una gemma punk-rock sotto la mezz’ora, da ascoltarsi tutta d’un fiato e che si apre con una Hysteric che ricorda tanto i Bad Religion, influenza certo non inedita per i White Lung che col loro centrifugato di riferimenti riescono comunque a suonare originali e dirompenti. Se ritenete che il 2022 sia stato parco di chitarre, questo è l’ultimo treno per cambiare idea.

 

Circa Waves – Carry You Home

Lo ammetto: tutta quell’ondata di cui volenti o nolenti fanno parte anche i Circa Waves l’ho sempre mal sopportata: fuori tempo massimo, stanca, derivativa e ripetitiva, senza un vero pubblico di riferimento. Passi per sentenza da hater, ma sono contento che certo post-punk inglese l’abbia spazzata via. Benché i Circa Waves non siano esenti da questa mia scure, ci ho sempre buttato saltuariamente sopra l’orecchio, perché qualche colpo interessante l’hanno espresso sin dal felice debutto “Young Chasers”. Questa Carry You Home, pur abbandonando i tardi riff di chitarra da inizio millennio e scopiazzando quegli altri che adesso si sono fissati con la produzione springsteeniana anni ’80 (Sam Fender, The Amazons, Inhaler e compagnia cantante) riesce a mettere in mostra una buona scrittura. Le Feste si avvicinano e siamo tutti più buoni: buon Natale anche ai Circa Waves.

 

ciulla – Distante

Anche in Italia non tutti si adagiano sul torpore di fine anno al grido “ne parliamo dopo la Befana”. C’è chi se la sente di pubblicare qualcosa, come se fosse davvero urgente. E urgente, questo brano, lo sembra a partire dal testo: una coraggiosa disamina dell’inconsistenza apparente dei nostri tempi sotto forma di canzone d’amore. Distante è il secondo singolo estratto da quello che sarà il prossimo terzo disco di ciulla, pubblicato via Costello’s Records, e potrebbe essere uno dei nomi da segnarsi per la partenza del 2023.

 

100 gecs feat. Skrillex – Torture Me

Chiudiamo con quella che potrebbe essere l’ultima vera Canzone Bomba del 2022, di quelle che poi riascolteremo sui dancefloor, in qualche remix di lusso o nei vari festival estivi e salutati come highlight della performance eventuale dei 100 gecs.  Il duo, non lo scopriamo oggi, da più di due tre anni attira le attenzioni col loro mix di pop-punk, elettronica, hip hop, hyper-pop glitchatissimo. Non c’è da stupirsi che siano giunti anche alle orecchie di uno Skrillex che già quindici anni fa mixava queste influenze e che infatti presta il suo contributo su questa nuova versione remixata di Torture Me che ondeggia come un pendolo tra dolce melodia e grazioso frastuono. Una bella botta di suono che ci riporta indietro di anni e ci proietta nel futuro allo stesso anno, come fa sempre questo periodo di pausa, ritrovo, ricordi e speranze.

A cura di Andrea Fabbri

 

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