Montespertoli, 20 luglio 2019
Day 2 per il festival che unisce musica e Chianti. Si parte nel secondary stage con le note di Ciulla. L’artista toscano, già membro dei lucchesi Violacida, presenta al pubblico l’album “Canzoni dal Quarto piano”, un pop venato di influenze acide impreziosito da testi mai banali. Ascoltatelo perchè farà strada.
A seguire Tutte le cose inutili, il duo pratese in giro dal 2012 che ha fatto del cantautorato punk e lo-fi il suo cavallo di battaglia. Bella e intensa l’ora scarsa di concerto, arrangiamenti scarni ma che puntano al cuore e un ultimo album (“Non ti preoccupare” uscito nel 2018) più intimista e riflessivo, che riesce a dare voce alle incertezze e alle paure di questa generazione.
Dopo il break “mangereccio” la musica si sposta nel main stage. Primo protagonista Edda, la storica voce dei Ritmo Tribale, da alcuni anni alle prese con l’attività solista. Quando si parla di Edda si tirano spesso in ballo i testi senza filtri delle sue canzoni o il suo approccio iconoclasta alle interviste. Ci si dimentica però di sottolineare le capacità tecniche di un artista a tutto tondo, uno che nel giro di alcuni anni, grazie a una manciata di album, è riuscito ad azzerare l’immagine come frontman dei Ritmo Tribale, ricostruendosi da zero una carriera e una credibilità artistica di tutto rispetto.
Accompagnato da una band eccezionale e tecnicamente ineccepibile (Luca Bossi al basso e tastiere, Francesco Capasso alla chitarra e l’incredibile Nick Lamberti alla batteria) Edda snocciola i frutti del suo repertorio solista, sopra tutti i brani tratti dai suoi ultimi due album “Graziosa Utopia” e l’ultimo arrivato “Fru Fru”, uscito quest’anno.
Poco più di un’ora di concerto che ha divertito (tanto) e fatto riflettere (ancora di più) sul valore di questi “artigiani della musica”, esemplari in via d’estinzione di un decennio, gli anni ’90, in cui l’unica regola era suonare, senza strategie, senza sovrastrutture.
A seguire La Rappresentante di Lista. Si fa fatica a spiegare quanta eccezionale bravura ci sia fra le mani di questi ragazzi e quanto questo sia uno dei concerti migliori a cui avremmo potuto sperare di assistere. In questo tour il gruppo presenta l’album “Go Go Diva” (album che vi consiglio tantissimo). Lo spettacolo sul palco è totale e nessuno si risparmia. Quello di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, i due membri fondatori, non è un semplice concerto, ma una vera e propria performance: lei canta (divinamente), recita, danza e corre anche (intonando ovviamente “Guardateci tutti correre, eccoci, siamo fradici di gioia…”), lui suona il basso, la chitarra acustica e i synth, aggiunge la voce, tutta la sua anima e tantissimo corpo. Accanto a loro Erika Lucchesi, sorella di Veronica, non è da meno con chitarre e voce, mentre dietro, Roberto Calabrese (batteria), Marta Cannuscio (percussioni, voce, qualsiasi strumento le capiti a tiro e grandi sorrisi) ed Enrico Lupi (tastiera, synth e tromba) riempiono la sala di suoni.
Si apre con un’esplosiva e potentissima Ti amo (nanana), si prosegue sulle note adrenaliniche di Guarda come sono diventata e Giovane femmina, fino ad arrivare alla conclusione quasi punk di The Bomba, con cui la band si congeda, ovviamente solo momentaneamente dal palco.
Passano infatti appena un paio di minuti ed ecco ricomparire Dario, che da solo si impossessa del palcoscenico e, accompagnato dal pubblico, canta il brano manifesto della band, La rappresentante di lista, contenuto nel primo LP del 2014, “Per la via di casa”: “Quando passo in via degli uomini mi sento sempre la protagonista, alle prossime elezioni sarò io La rappresentante di lista”. Via degli Uomini esiste davvero nel paese dei genitori di Veronica ed il nome della band nasce dall’esigenza della stessa Veronica di iscriversi come rappresentante di lista per votare fuori sede al referendum sul nucleare del 2011. La conclusione è affidata alle note oniriche e sognanti di Mina Vagante, degno finale di un concerto eccezionale sotto ogni punto di vista.
Edda setlist: Vela Bianca / The Soldati / Samsara / Edda / Vanità / Signora / Abat-jour / Tu e le Rose / Italia Gay / Pater / Spaziale / Zigulì / Benedicimi / Ovidio e Orazio / E Se
La Rappresentante di Lista setlist: Ti amo (nanana) / Alibi / Guarda come sono diventata / Giovane femmina / Guardateci tutti / Woow / Maledetta Tenerezza / Siamo Ospiti / Bora Bora / The Bomba / La Rappresentante di Lista / Gloria / Mina Vagante
Stefania Pucci
Nome e Cognome: Stefania Pucci
Mi racconto in una frase: da grande voglio essere Frank Zappa
I miei 3 locali preferiti per vedere Musica: Auditorium Flog (Firenze), Circolo Il Progresso (Firenze), feste sagre e parchi ovunque in Italia e nel mondo
Il primo disco che ho comprato: …qualcosa di Antonello Venditti (oh, ero giovane, poi son migliorata, e comunque Roma Capoccia è bellissima)
Il primo disco che avrei voluto comprare: “Ten” dei Pearl Jam
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: do nomi idioti ai gatti e loro si vendicano ignorandomi (Gattatea, Gattoberto, Johnpauljones e Ziggy Stardust vi salutano).