Ritorna senza troppe moine “5 Canzoni Bomba”, la rubrica dei migliori brani (secondo noi) usciti questa settimana. Tra piacevoli conferme, chicche suggerite, scoperte e riscoperte, anche questa volta abbiamo scremato le 5 canzoni che non vi dovete assolutamente perdere, a maggior ragione se #restateacasa. Perché, a meno di comprovate esigenze e indifferibili impegni, ci restate, vero?

 

Halloweens – Pizza Shop by Poison Beret

Chi ha sempre avuto come guilty pleasure i Vaccines sa che dietro all’immaginario da next big thing promessa da NME e puntualmente non mantenuta c’era della ciccia. I testi e le melodie di Justin Young avevano sempre qualcosa di vorticoso e che si discostava dai canoni del genere. La prova inconfutabile arriva con questo side project chiamato Halloweens, dove il frontman fa team con il tastierista Tim Lanham per dare vita a un’opera di cantautorato pop super classico che ricorda Billy Joel, Randy Newman, Elton John e il Brian Wilson solista. Il debutto si chiama “Morning Kiss at the Acropolis” e contiene la bombetta qui presente, in cui viene paragonato il tradizionalismo di certi rocker bacchettoni agli italiani che smattano per l’ananas sulla pizza. Guilty pleasures, si diceva…

 

Moaning – Keep Out

Il power-trio di Los Angeles ritorna dopo il gradevole esordio per Sub Pop che aveva fatto drizzare le antenne agli appassionati di shoegaze e affini. Per la seconda prova la formula cambia in modo evidente: per carità, sempre di un certo revival anni ’80 si parla, ma a questo giro i rimandi vanno alla new wave meno cazzara e più intimista. Già i singoli lasciavano presagire questo leggero (e nel 2020 doveroso) cambio di rotta. L’impressione viene confermata con l’ascolto dell’album tutto, dal quale suggeriamo questa Keep Out, lì lì tra Interpol ed Editors.

 

Baxter Dury – Saliva Hog

Groove fumosi, cori sensuali, tinte noir e personaggi perdenti soffocati dalla routine della vita moderna che cercano rivalsa nelle ore più buie. Il sesto disco del cantautore inglese, figlio d’arte di Ian Dury, è un viaggio nelle tenebre della normalità. In questa Saliva Hog basso e batteria creano un pattern sensuale su cui la voce monocorde e coheniana di Baxter si muove sinuosa tra arrangiamenti d’archi e un coro femminile che continua a ripeterti “e tu chi cazzo sei, amico mio?”. Bellissima.

 

Tropical Fuck Storm – Suburbiopia

I Tropical Fuck Storm, al di là delle questioni squisitamente musicali, stanno diventando un progetto di grido per il forte immaginario art-punk che sanno creare, cosa fondamentale di questi tempi: già solo il nome della band infatti, prima ancora della curiosità di ascoltare un supergruppo formato da membri dei Drones e High Tension, rendeva impossibile non schiacciare play, se poi unito a certe copertine e a dei videoclip ricchi di simbolismo, ecco servita una band di performer che trascende il concetto di complesso musicale. Questo nuovo brano, che sarà la B-Side di un singolo di prossima uscita, parla dei cosiddetti “suicide cults” ed è accompagnato da un video ricco di easter eggs a tema. Ospiti nel brano anche Amyl degli Amyl & The Sniffers e Dan Kelly e Sean Powell dei Surfbort.

 

Control Top – One Good Day

I Control Top sono un gruppo post-punk di Philadelphia che si erano fatti notare l’anno scorso per via di un esordio veramente incazzato intitolato “Covert Contracts”. A pochi mesi di distanza tornano ad alimentare la discografia con un nuovo singolo che smussa certe irregolarità hardcore per assestarsi su un giro di chitarra quadrato e un ritornello di più ampio respiro rispetto agli insulti furibondi del debutto, che rimane comunque un diamante grezzo del 2019. Ah, il 2019, sembra già 10 anni fa…

 

A cura di Andrea Fabbri