Ritorna a pieno regime “5 Canzoni Bomba”, l’affilatissima rubrica sulle 5 bombette imperdibili sganciate sul mercato nell’arco degli ultimi 7 giorni. Sembrava ieri quando segnalavamo i potenziali tormentoni estivi: ebbene ormai l’estate è un ricordo lontano, spero per voi il più felice possibile, e ci inoltriamo in una coltre autunnale che infatti assume questa aura grazie alle nuove canzoni di Taylor Swift e Adele (si scherza dai!). Non solo le cantrici di certi malumori di cuore della stagione brumosa, però: ecco per voi altre 5 chicche da recuperare immediatamente.

 

Band of Horses – Crutch

Partiamo subito forte, anzi fortissimo, anzi fortissimissimo con il ritorno dei Band of Horses. Crutch è la prima anticipazione del prossimo disco che uscirà a gennaio a ben 5 anni di distanza dal precedente lavoro. Il pezzo è solidissimo per incedere, linee melodiche, scelte di suoni. Arriva al momento giusto ed è perfettamente calzante per la stagione in cui ci immergiamo. Che poi parli di come far fronte a una relazione appena finita e sistemare i pezzi della propria emotività, beh quello dipende da come state voi.

 

Neil Young & Crazy Horse – Song of The Seasons

A proposito di cavalli, se c’è una piacevole costante da quasi cinquant’anni, come l’alternarsi delle stagioni, è la pubblicazione con regolarità di dischi a firma Neil Young & Crazy Horse. Che siano flebilmente acustici o cavalcate noise rock capaci di influenzare o in alcuni casi fondare dalla base interi generi musicali, le loro opere, anche nell’ultima decade, hanno sempre tenuto standard alti. Sono passati due anni dal precedente “Colorado”: il mondo era certamente diverso. Per questo motivo Neil Young rimonta in sella sul Cavallo Pazzo per consegnare, asserisce, un po’ di musica per le anime. “Barn”, così si intitolerà l’album in uscita a dicembre, ha avuto una gestazione negli ultimi mesi e questa Song of The Seasons, che vede l’ospitata di Nils Lofgren alla fisarmonica, è la più datata del lotto. Con la consapevolezza che male non faccia, attendiamo fiduciosi questa nuova tappa nella cavalcata.

 

Sunflower Bean – Baby Don’t Cry

Non ci sono conferme ufficiali, ma sembra proprio che questa nuova canzone del trio di New York possa far parte di un futuro terzo disco. In tempi non sospetti l’anno scorso avevamo segnalato già in questa sede la bellissima “Moment in the Sun”, a cui poi non era più seguita nessuna manovra di marketing. Peccato, perché il pezzo (recuperate anche quello!) era una bomba vera. I livelli in questo caso forse non vengono confermati, ma si opta per un tiro più granitico con un ritornello comunque che sa il fatto suo. La leader Julia Cumming mostra i muscoli e sembra aver preso appunti dopo le lezioni impartite grazie all’ultima collaborazione sul disco dei Manic Street Preachers. Se i primi due dischi avevano sorpreso senza sfondare, ecco che si arriva a un terzo che sarà momento di verità.

 

Anna Bassy – Monsters

Come al solito ci riserviamo un piccolo spazio pubblicità per la nostra florida scena musicale, sempre più orientata verso sonorità r&b e spesso con più che discreti risultati, quando non ottimi. A sto giro segnaliamo il debut EP di Anna Bassy intitolato “Monsters”, artista italo-nigeriama immersa tra soul, gospel e sentori di folk. Operetta composta da 5 brani dal respiro più che internazionale e che orbitano intorno al concetto di paura declinata nelle sue diverse forme. La title-track qui proposta è emblematica per tutto l’EP. Davvero interessante.

 

Elbow – Six Words

Torniamo infine sulle anticipazioni di futuri dischi. Tocca anche agli Elbow rifare capolino nei nostri ascolti, col prossimo album “Flying Dream 1” in uscita a novembre. Anche la band prog ma senza assoli, sempre ben attiva (il precedente disco “Giants of All Sizes” era solo del 2019) pensa bene di tornare a far sentire la propria voce – e che voce – dopo i tempi travagliati. Di questa band, a parere di chi scrive maestosa, ha sempre stupito come in UK si muovano per grosse venue e festival da headliner mentre qui in Italia va bene se li troviamo come ospiti di lusso dei New Order oppure sul palco piccolo dell’Alcatraz di Milano. Chissene frega, pochi ma buoni. “Six Words” presenta la solita immensa classe di Guy Garvey e co.

A cura di Andrea Fabbri

 

Riascolta tutte le canzoni bomba alla nostra playlist qui sotto: