Ritorna più indecisa che mai “5 Canzoni Bomba”, la rubrica sulle migliori canzoni uscite questa settimana. Sì, perché la scorsa settimana è stata un bombardamento continuo di nuove uscite, tale da ingolfare i nostri ascolti e farci assalire dalla sindrome di FOMO. Abbiamo provato a fare ordine ed ecco qui i 5 pezzi irrinunciabili a insindacabile giudizio.
P.S. Già vi vedo lanciare strali di indignazione, anzi d’ira, a causa della mancata presenza di qualche brano di IRA. Vedetela così, è tutto un disco bomba e non ha senso di spezzettarlo.
Leon Bridges – Motorbike
Primo singolo di lancio del prossimo e terzo disco a firma Leon Bridges. Si chiamerà “Gold-Diggers Sound” e uscirà il 23 luglio prossimo, nel bel mezzo dell’estate. Eppure il caldo lo porta già questo brano, grazie al suo soul limpidissimo, cadenzato da dolci note di piano, una ritmica elegante quanto non scontata, un’interpretazione di gran classe avvalorata dalla scrittura limpida, che viene esaltata da un ritornello che più ritornello non si può. Il video, inoltre, girato da Anderson .Paak, rende omaggio alla storia del cinema e in particolare al mito amoroso senza tempo di Bonnie e Clyde, da cui anche il testo della canzone trae forza ispirazionale.
Horsey feat. King Krule – Seahorse
#nontuttisanno che Archy Marshall ha un fratello, chiamato Jack, a sua volta musicista e coinvolto nel progetto musicale Horsey, quartetto del sud di Londra. Ebbene, non sorprende quindi sapere che di tanto in tanto Archy finisca a collaborare con gli Horsey. In questo caso, presta la voce per la durata di tutto il brano, un soul a tinte dreamy che sarà compreso nel disco di prossima uscita “Debonair”. Qui sta un po’ a voi, se non siete rimasti esterrefatti da “Man Alive!” e rimpiangete il King Krule di “6 Feet Beneath the Moon”, allora vi farà piacere ritrovare quella voce così iconica su un sound fatto di chitarre ciondolanti e leziose.
Dario Jaque feat. Rbsn – It’s Not Over Yet
Nuovo disco per Dario Jacque, moniker per il progetto solista dietro cui si cela l’alter ego del bassista, compositore e produttore classe 1990 Dario Giacovelli. Un lungo curriculum di esperienze internazionali e collaborazioni in lungo e largo porta Dario Jaque alla stesura di questa opera, attraverso la quale si vuole dare un’idea di sintesi del proprio percorso personale tra (nu) jazz elettronico, hip hop e R&B classico. Ai 10 brani vengono affidati i pensieri e le emozioni circa il tempo corrente. Esemplificativa è quindi questa It’s Not Over Yet, per la quale si avvale del supporto di Rbsn, cantautore romano classe 1996 anch’esso di estrazione jazz e soul.
Manic Street Preachers – Orwellian
I Manics sono sempre loro, che piacciano o no. Ma che vi piacciano o no, non si può riconoscere nel nuovo singolo Orwellian, anticipatore del prossimo disco “The Ultra Vivid Lament” in uscita il 3 settembre, tutta la grandeur della scrittura pop di cui i gallesi si sono sempre resi alfieri. In questo caso, il mood generale ci riporta indietro di circa 25 anni, a quei dischi must-listen che hanno fatto esplodere i Manic Street Preachers. Una canzone diretta, sia nelle parole come sempre impegnate sia nell’incedere, con un bel ritornello e un buon riff di chitarra tipicamente bradfieldiano. Nel disco sono state promesse ospitate di lusso, come quella dell’ormai prezzemolino Mark Lanegan.
St. Vincent – Down
St. Vincent, che dire che non sia già stato detto o non verrà mai detto abbastanza? Allora limitiamoci a ribadire l’ovvio. Nuova veste per Annie Clark che si inventa una nuova maschera, un nuovo personaggio, coerente con la nuova opera che vuole essere un ritorno al passato ma senza lasciarsi andare a inutile e passeggero revivalismo, suonando contemporanea ma classica, senza le dosi di massiccio futurismo di “MASSEDUCTION”, lavoro sempre gradito a chi scrive. Così eccoci in un disco intriso di soul, classic rock, yacht rock, piano ballads anni ’70 e tutti quei generi che Annie assicura piacciano al padre, a cui il disco è dedicato per festeggiare il suo non metaforico ritorno a casa. Il disco, classico anche nella struttura in quanto ben scandito da convenzionali lato A e lato B, presenta nella prima facciata i singoli obliqui e stralunati, posti in superficie come richiamo per l’attenzione generale, e nella seconda le vere chicche, come regalo a chi voglia addentrarsi in questo scrigno capace di regalare un piacere d’ascolto impagabile. Chitarre slide e sitar, piani rhodes, percussioni, flautini e fiati singhiozzanti a sostenere una multitudine di easter eggs e rimandi al canzoniere seventies. Tra queste, Somebody Like Me e My Baby Wants a Baby sono gli assi, canzoni bellissime. Segnaliamo qui però il singolo uscito in settimana, la festa funky Down, in cui Annie cita se stessa e ci restituisce un po’ di St. Vincent delle origini, ma anche quella del disco con David Byrne. La bomba atomica della settimana.
A cura di Andrea Fabbri
Riascolta tutte le canzoni bomba alla nostra playlist qui sotto:

I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Circolo Magnolia (Milano), Biko (Milano), Santeria Toscana (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Coldplay – X&Y
Il primo disco che avrei voluto comprare: Weezer – Blue Album