Ritorna più uggiosa che mai “5 Canzoni Bomba”, la rubrica sulle cinque migliori canzoni uscite in settimana che vi aiuterà a proiettarvi in una nuova entusiasmante settimana di moseeeca facendo un rapido recap di quella precedente grazie a una finissima selezione di bombette acuminate.
Japanese Breakfast – Posing in Bondage
Secondo singolo per quello che sarà il prossimo terzo disco targato Japanese Breakfast aka Michelle Zauner, che si intitolerà “Jubilee” e uscirà il 4 giugno per Dead Oceans. A dire il vero, il pezzo non è una novità fiammante, ma una riproposizione di un brano nel repertorio di Michelle già da diverso tempo. Questa nuova veste “ufficiale” lo rende però quanto mai più attuale: il brano parla di distanza, disconnessione, impossibilità di comunicazione tra due soggetti. Qualcosa che chi più chi meno, ma scuramente tutti ci siamo trovati a sperimentare negli ultimi 12 mesi e passa.
Nick Waterhouse – The Spanish Look
Ok, forse qui non siamo di fronte al brano che scombussolerà i vostri ascolti, ma è sempre doveroso citare qualsiasi uscita di Nick Waterhouse, artista assolutamente non nostalgico arrivato al quinto disco (“Promenade Blue”) in 9 anni. Nove lunghi anni di R&B, soul, doo wop, jazz-pop, rock n’ roll scanzonato. Fuori tempo massimo di una sessantina d’anni, ma con una cura filologica che l’ha fatto salire molto presto nelle quotazioni dei produttori più richiesti. Poche novità nel sound, ma del resto chi le vuole quando si ascolta Nick Waterhouse?
Zollo feat. Calibro 35 & xenboi – DATA CRIME
Fare la lista di collaborazioni e produzioni di Zollo è operazione prolissa, che avrebbe però come incipit quella coi Calibro 35 ormai nel lontano 2012. Dopo quasi 10 anni il producer fa il giro e torna ai primi passi chiedendo al supergruppo una base per il secondo capitolo del suo atteso esordio solista, co-prodotta ovviamente anche dalle sapienti mani di Tommaso Colliva. Il brano, cui partecipa anche xenboi, nuovo progetto di Delay in the Universal Loop, anche lui di Benevento come Zollo. Il pezzo ha i suoi cilindri soul che lo rendono un’operazione di gran classe in un panorama di produzioni che mirano sempre a una pomposità che alla lunga può saturare.
Luzee – Lost
Rimaniamo in Italia, per di più in ambiti jazz e soul ammantati di elettronica, per parlare anche della prima uscita discografica nel roster di Totally Imported da parte di Luzee, bassista ma anche produttore classe 1980 con ormai esperienza alle spalle. Si tratta di “Seed”, disco che, sottolineando l’evoluzione del progetto attraverso massicce dosi di sperimentazione sonora, è una metafora del ciclo di vita delle piante, fase per fase. Nella Lost qui proposta, la voce è affidata al collaboratore di lunga data Giulio Campaniello aka Subconscio, che interpreta il brano su atmosfere sognanti non prive di groove capace di far muovere a tempo la testa. Provare per credere.
Sorry – Don’t Be Scared
Traccia d’apertura del nuovo EP dei Sorry intitolato “Twixtustwein”, band che ha fatto tanto parlare di sé grazie all’apprezzato debutto “925” dell’anno scorso, come tante altre band della scena inglese che stanno alzando l’asticella della proposta qualitativa slegandosi piano piano dai canoni che avevano reso il genere un po’ fisso su se stesso e autoreferenziale. Breve EP di canzoni ossessive, ripetitive, definite dagli autori stessi come claustrofobiche, frutto ovviamente del periodo non proprio spensierato. La componente elettronica surclassa tutto il resto, differentemente da quanto successo nel disco d’esordio, che vedeva tendenzialmente chitarre e impostazione rock di sorta sugli scudi. Questo EP dimostra che, differentemente da quanto spesso capita a tanti gruppetti britannici, non c’è solo fumo nelle opere prime. Si può stupire senza nemmeno aspettare il secondo fatidico album: basta un EP come si deve.
A cura di Andrea Fabbri
Riascolta tutte le canzoni bomba alla playlist:

I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Circolo Magnolia (Milano), Biko (Milano), Santeria Toscana (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Coldplay – X&Y
Il primo disco che avrei voluto comprare: Weezer – Blue Album