Ritorna più azzurra che mai “5 Canzoni Bomba”, l’immancabile rubrica sulle 5 migliori canzoni uscite questa settimana da cui il nostro tifo azzurro potrebbe averci distratto, ma che è bene non lasciarsi sfuggire per avere oasi di pace musicale tra un popopopopopopopoooo e l’altro. Quindi buon ascolto e Forza Azzurri!
Calibro 35 feat. Ensi e Ghemon – Stan Lee
Partiamo infatti con un nostro orgoglio italiano all’estero, parliamo dei Calibro 35 che ritornano con una gradevole appendice al loro ultimo disco “MOMENTUM” dopo i mesi di stop imposti a tutti dalla pandemia. Nel breve EP troviamo alcuni inediti e qualche take alternativa ai robotici e quadrati brani del disco precedente, la visione made in Calibro 35 di hip hop e beat elettronici rigorosamente suonati in modo non sintetico. E proprio l’hip hop torna subito protagonista e inaugura l’operetta: nella già edita Stan Lee, precedentemente cantata dal rapper Illa J, questa volta si alternano alle barre Ensi e Ghemon, entrambi apportando al brano già di per sé dotato di groove niente male il loro flow freestyle. I Calibro 35 saranno in tour per tutta l’estate 2021. A buon rendere!
I Hate My Village – Yellowblack
Calibro 35 e il supergruppo tutto italiano degli I Hate My Village hanno in comune, si sa, il cuore ritmico di Fabio Rondanini. Questo gancio ci porta a introdurre il nuovo singolo degli I Hate My Village la cui formazione è completata da Alberto Ferrari, Adriano Viterbini e Marco Fasolo. Il singolo annuncia il prossimo EP in uscita quest’estate per La Tempesta. Anche gli I Hate My Village saranno in tour in lungo e in largo da agosto e settembre. Si va!
King Gizzard & The Lizard Wizard – Interior People
La bulimia discografica degli australiani più prolifici di sempre non conosce limiti o sosta, tanto che la reazione “ancoraaa?!?” è fortemente a rischio al momento di commentare un nuovo album di McKenzie e co. Calmi tutti però, già spiegavamo in queste pagine quanto la prolificità dei King Gizzard si unisse spesso a una creatività che li porta a non ripetere se stessi (leggete qui il nostro articolo) e soprattutto sfondare la quarta parete dell’ascolto. Dopo gli ultimi album “K.G.” e “L.W.”, che sembravano accusare un po’ di stanca, ci troviamo di fronte a un nuovo panorama sonoro proposto dagli australiani. Questa volta siamo in pieno synth-pop, un disco di happy music composto solo da canzoni in tonalità maggiore in grado di comunicare un’inedita positività e gioia di vivere. Che se ci pensate è quello di cui abbiamo bisogno tutti, per cui ben venga un disco come “Butterfly 3000” e le sue gioiose gemme iridescenti come Interior People.
The Surfing Magazines – Pink Ice Cream
I Surfing Magazines stanno tornando con un secondo disco successore di quel simpatico omonimo debutto del 2017, fatto di garage rock acido. Consci che il genere non concede tanto spazio all’immaginazione, il quartetto decide di consolidare la propria posizione slavando un po’ il suono e andando a lezione dai grandi. Così questa Pink Ice Cream, per quanto in prima battuta paia un’evidente outtake di “Sticky Fingers” degli Stones o se proprio non va giù il paragone diciamo pure di un album solista di Keef, risulta comunque catchy all’ascolto, grazie alle sue citazioni ad altri maestri come gli Stranglers o ai già più recenti Guided By Voices. Loro assicurano si tratti di uno dei dischi più belli mai registrati… Musica autocelebrativa forse, ma senza fronzoli. In attesa dell’album intero in uscita a luglio per Moshi Moshi Records e che si intitolerà “Badgers of Wymeswold”.
Noel Gallagher’s High Flying Birds – Flying on the Ground
Spippolando la playlist che raccoglie tutte le canzoni bomba mai selezionate e che, come sempre, trovate linkata sotto, mi sono reso conto che non compariva mai nessuna canzone di Noel Gallagher. Beh, a ragion veduta a giudicare dalle recenti sortite discografiche puntualmente al di sotto del godlike genius di cui veniva ammantata la scrittura dell’ex mente degli Oasis. Poi mi sono reso conto che questa Flying on the Ground, uno dei due inediti che chiude il secondo disco del maxi-volume retrospettivo della fase solista di Noel, superato il pregiudizio circa le ultime cose pubblicate (chi scrive ha amato almeno tutti e tre i dischi degli High Flying Birds, sia inteso), se avesse avuto tra i crediti chiunque altro mi avrebbe entusiasmato: buona performance vocale, un ritornello che rimane, fiati e archi. Un bel brano dal sapore Motown che risvela una delle grandi passioni di Noel sin dai primi passi degli Oasis: Burt Bacharach.
A cura di Andrea Fabbri
Riascolta tutte le Canzoni Bomba alla nostra playlist:

I miei tre locali preferiti per ascoltare musica: Circolo Magnolia (Milano), Biko (Milano), Santeria Toscana (Milano)
Il primo disco che ho comprato: Coldplay – X&Y
Il primo disco che avrei voluto comprare: Weezer – Blue Album