È sera, una leggera pioggia batte sul tetto. Parte il nuovo disco di Isobel Campbell, ti sdrai sul divano, chiudi gli occhi, sogni. Ecco l’esatta definizione del termine relax.
A quattordici anni di distanza dall’ultimo lavoro solista “Milkwhite Sheets”, il già membro fondatore dei Belle and Sebastian nonché collaboratrice di fiducia di Mark Lanegan torna a regalarci il suo pensiero musicale.
“There Is No Other” nacque anni fa durante molteplici viaggi in compagnia del marito musicista e produttore Chris Szczech, ma è stato ripreso in mano solo recentemente da Isobel insieme ad un bel po’ di compagni musicali già alle prese con artisti quali Teenage Fanclub, Father John Misty, Evan Dando e Marissa Nadler.
Il risultato è un esaltante viaggio fra i vari stati d’animo vissuti dalla cantante in più di un decennio, espressi attraverso l’utilizzo di un’ampia gamma di differenti generi musicali. Si passa quindi dal folk pop onirico di Ant Life al soul psichedelico di Hey World, dall’intima City of Angels, opener del disco con tanto di frinire di cicale a mo’ di ritmica, ai sixties di Runnin’ Down a Dream.
Vultures è una dolcissima ninna nanna, alla quale seguono i movimenti caraibici di Rainbow. Dal pop di classe di The Heart of It All si passa alla malinconica Just for Today, mentre dall’ipnotica See Your Face Again si arriva alla notturna Boulevard.
Le atmosfere indiane di The National Bird of India e il country delicato di Counting Fireflies accompagnano infine l’ascoltatore verso la conclusiva Below Zero. Quando la musica finisce, ci si sente purificati e in pace con il mondo.
Andrea Manenti

Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman