905672_10153959355883006_2349141665245759308_oDisco primo dopo nove anni: cambio di line up, impegni vari e difficoltà a districarsi nella ricerca di una produzione adeguata al loro stile e che investa energie in un prodotto particolare come quello dei Grandmother Safari, sono un paio di situazioni che hanno reso così lungo l’arrivo dell’album omonimo.

Da Cagliari, sei componenti, un genere fusion attraverso una buona dose di post rock ed acid jazz, con contaminazioni decisamente tipiche dell’ experimental e della psichedelia. Le sonorità sono maggiormente legate al jazz ed al post rock, dove è avvertibile la decisione di lasciare che il messaggio sia trasmesso solamente dagli strumenti, dove la voce si permette giusto un paio di apparizioni all’interno delle 8 tracce.

Ipoteticamente parlando, senza averne discusso con loro direttamente, è possibile azzardare la voglia di avvicinarsi ai suoni nord europei, del post rock, e quindi l’ambizione ad un pubblico straniero, a delle attenzioni extra territoriali, ma senza slegarsi dalle tradizioni regionali: in questo caso isolane, dove strumenti decisamente folk/jazz come la tromba ed il sax appartengono a storie musicali insite all’interno della musica sarda. Questo contraddistingue l’album omonimo Grandmother Safari.

Acid Milk rappresenta in pieno questa contrapposizione di generi, infatti i primi 50 secondi sono totalmente post rock, ma all’improvviso si aggiungono i fiati e la batteria cambia marcia, dando un’identità diversa alla struttura della canzone. E così sono tutte e 7 le altre canzoni, dove Duria è la traccia video, realizzato da uno dei componenti del gruppo, che aggiunge anche un campionamento di quello che sembra un rito tribale di una popolazione indigena, dunque dando all’ascoltatore ulteriori informazioni, sulla loro capacità poliedrica di spaziare da una parte all’altra, senza perdere il filo logico delle cose. Per chi già conosceva i Grandmother Safari, penso che abbia sofferto abbastanza, dover aspettare il rilascio di un album dopo 9 anni di attesa: questa anni hanno dato ai loro amici e fans un prodotto di qualità, un album originale ed innovativo. Aspettiamo di vedere come si districheranno nell’ambiente, ma la fiducia è incondizionata.

Federico Trevisani