Bentornati al nuovo appuntamento della mattina! Good Morning Disagio!
Una colazione con il video più della giornata, praticamente la nostra risposta casuale e sconnessa al Buongiornissimo KAffè che spacca sempre assai nella nicchia temibilissima dei “cinquantenni della rete”. E allora: Good Morning Disagio!
Un dribbling secco tra mezzi busti tettuolosi, wusterini al mare, tatuaggi demmerda, padri pii glitterati, scarpe imparazzannti, finte bufale, finestre con morning views, oggi così, mood of the day, selfoni so’figo so’bbello, incitamenti a condividere se sei indie-gnato etc etc…
Ecco, vorremmo esserci anche noi, con la sola pretesa di voler spingere la ruota del disagio ogni giorno di qualche centimetro.
Avanti, indietro: sarà il tempo a deciderlo.
Oggi parliamo di Mark Hoppus dei Blink 182. L’ex beniamino degli adolescenti di vent’anni fa, con oltre tre milioni di follower, ha condiviso su Twitter i dettagli di un piano alquanto insolito che un tempo aveva ideato per far catturare l’allora leader iracheno Saddam Hussein.
Sbalorditivo, non solo il bassista assicura di aver avuto l’attenzione del Pentagono per architettarne la cattura ma condivide il piano nel dettaglio.

Godetevi questo tweet, che inizia così.
Su una portaerei nel Golfo Persico, ho detto ad un Ammiraglio della Marina sulla sua strada per incontrare i Capi di Stato Maggiore le mie idee su come catturare Saddam Hussein
On an aircraft carrier in the Persian Gulf, I told a Navy Admiral on his way to meet with the Joint Chiefs of Staff my ideas on how to capture Saddam Hussein. https://t.co/KsKmZM4DXo
— snddoɥ ʞɹɐɯ (@markhoppus) June 26, 2018
Buon Weekend, non fate nulla che io non farei
a cura di Tum

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.
