Il sesto lavoro discografico della band canadese Fucked Up è una bellissima scommessa. Era infatti il 2019 quando il chitarrista Mike Haliechuck iniziò a pensare seriamente a cosa avrebbe potuto scrivere e registrare in un solo giorno in studio: il risultato è appunto questo “One Day” (il titolo non è ovviamente casuale).
Nonostante siamo lontani dal capolavoro “David Comes to Life”, emozionante concept del 2011, così come dall’ultimo riuscitissimo “Dose Your Dreams” di ormai un lustro fa e dal suo crossover fra hardcore punk ed elettronica, questo “One Day” riesce comunque a catturare l’ascoltatore grazie a dieci cartucce sparate a mille che mostrano per l’ennesima volta una formazione in piena forma, capace di districarsi agilmente fra rock classico e soluzioni più estreme.
La partenza è affidata all’instant anthem Found, bomba epica dove la voce urlata di Damian Abraham la fa da protagonista. Curiosa I Think I Might Be Weird con i suoi riff classicheggianti (accompagnati a tratti anche dagli archi) che richiamano, ma in versione migliore, gli ultimissimi Weezer; da pogo scatenato la successiva Huge New Her; più vicine ai numi tutelari Hüsker Dü le varie Lords of Kensington, Falling Right Under e Cicada; pop punk nella forma (esclusa come sempre la voce) Broken Little Boys e la title track; più riflessiva Nothing’s Immortal; in zona hardcore californiano (seppur sui generis) la conclusiva Roar. Scommessa vinta.
Andrea Manenti
Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman