Cara è un’artista cremonese di adozione bresciana che da ormai circa tre anni sta dedicando anima e corpo al suo esordio da cantautrice sui generis. Dopo due EP (entrambi con brani qui ripresi) “Respira” è il suo primo vero e proprio disco, un lavoro all’interno del quale Daniela Resconi (vero nome di Cara) gioca continuamente per tutte le undici tracce con uno svela / non svela a tratti crepuscolare e cupo a tratti più diretto e pop. Il singolo “Non guardarmi”, ma soprattutto una canzone quale “Mi apri la testa”, mostrano appieno la capacità nel creare ritornelli di sicuro effetto accompagnati da una sensazione quasi di benessere interiore, mentre il resto dell’album risulta più chiuso e buio. Brani come “Non parlarmi di te” o “Devi fare come noi” giocano di ripetitività e angoscia lasciando così invece un malessere interiore diffuso. “Resa” è il pezzo più pop: sentimentale e malinconico, mentre la conclusione affidata alla già nota “Ti fai male solo tu” riscopre l’utilizzo del feedback.
Fortunatamente non una nuova Levante, Cara non ha la sfrontatezza di una Maria Antonietta né l’impegno sociale di una Sara Velardo, ma riesce comunque ad inglobare l’ascoltatore in un vortice di emozioni spesso oscure per una durata sufficientemente lunga. Da seguire.
Andrea Manenti

Mi racconto in una frase:
Gran rallentatore di eventi, musicalmente onnivoro, ma con un debole per l’orchestra del maestro Mario Canello.
I miei tre locali preferiti per ascoltare musica:
Cox 18 (Milano), Hana-Bi (Marina di Ravenna), Bloom (Mezzago, MB)
Il primo disco che ho comprato:
Guns’n’Roses – Lies
Il primo disco che avrei voluto comprare:
Sonic Youth – Daydream Nation
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso:
Ho scritto la mia prima recensione nel 1994 con una macchina da scrivere. Il disco era “Monster” dei Rem. Non l’ha mai letta nessuno.