Begbie è uno dei mitici personaggi partoriti ormai più di 30 anni fa dalla mente malata e geniale dello scrittore scozzese Irvine Welsh nel suo libro di culto “Trainspotting”. Libro che qualche anno dopo è diventato un film, uno dei film più visti dalla generazione nata negli anni Ottanta e che continua ad avere successo tra le nuove generazioni che amano autodefinirsi perse o vuote.
Begbie non è un personaggio qualsiasi, è la rappresentazione della violenza totale, quella senza giustificazioni. È la violenza narrata magistralmente dal regista Danny Boyle nella scena epica in cui Begbie scaglia un bicchiere dal primo piano del pub fino al piano terra.
L’urlo di Begbie nel film fa da incipit all’esordio della band omonima, formata dai bresciani Dario Rossini (batteria) e Nicola Girelli (chitarra). Un esordio senza compromessi, che gioca il più duro possibile.
“Play Hard” è un EP di cinque pezzi strumentali nei quali a farla da padrone è il punk hardcore di band quali Refused, Snapcase, Botch o Dillinger Escape Plan: tempi dispari impazziti e distorsioni di chitarra a dir poco taglienti. Aggiungiamo qualche sprazzo metal (il finale trash di Sensational Mad oppure l’intro quasi epic della conclusiva Scream the Border), un brano dal titolo stupendo (Don’t Drink and Dribbling), un’attitude credibile e il gioco è fatto. Mettetevi le cuffie e iniziate a sfogarvi pogando tutta la vostra rabbia.
Andrea Manenti
Mi racconto in una frase: insegno, imparo, ascolto, suono
I miei 3 locali preferiti per ascoltare musica: feste estive (per chiunque), Latteria Molloy (per le realtà medio-piccole), Fabrique (per le realtà medio-grosse)
Il primo disco che ho comprato: Genesis “…Calling All Stations…” (in verità me l’ero fatto regalare innamorato della canzone “Congo”, avevo dieci anni)
Il primo disco che avrei voluto comprare: The Clash “London Calling” (se non erro i Clash arrivarono ad inizio superiori…)
Una cosa di me che penso sia inutile che voi sappiate ma ve la racconto lo stesso: adoro Batman