Milano, 15 febbraio 2023

Non so come dire. Ci vuole parecchio coraggio a non andare a un concerto degli Yonic South. No, perché, va bene tutto, il genere può anche non piacere (pazzi!), ma dal vivo sono una vera bomba. La conferma, manco a dirlo, è arrivata l’altra sera all’Arci Bellezza. Per farla breve, ecco qui una sintesi della ricetta, poi approfondiamo: pioggia di sudore, asticella del divertimento che si alza a più dieci, chitarre come rasoi, headbanging in abbondanza.

La band lombarda si presenta sul palco nella consueta mise. Un po’ eccentrica e un po’ no. Un po’ rigurgito anni ’90, felpa Adidas e maglietta dei Nirvana. Taglie forti su corpi small. E con il piglio di chi non fa sconti sulla musica. Cioè poche parole, sorrisi zero, urla tante. Qualche pattinata sulle suole di gomma, se va bene. Brevi pause tra un pezzo e l’altro, e scarica di fuzz a raschiarti le orecchie.

L’attacco, fulminante, è affidato a Sy, prima traccia del primo EP del 2019. Di qui alla fine è un’orgia psych-garage-punk senza via d’uscita. Con le prime cinque o sei file impegnate a sciamare nel pogo e gli altri astanti (la sala era praticamente piena) schierati intorno a godere come i ricci appena nati (cit.). Le note sono quelle abrasive, tra le altre, di ComancheOn e 37. Doppia batteria e pedalare. In scaletta anche un paio di pezzi (credo) mai pubblicati ufficialmente: Pus, Wag e Nic. Li trovate su YouTube.

La seconda parte del live è tutta incentrata sull’esecuzione per intero del nuovo EP “Devo Challenge Cup”, uscito per Wild Honey Records un paio di settimane fa. Un disco che merita una parentesi adeguata, perché, ve lo assicuro: parliamo di un gioiellino. A voler esagerare nei complimenti, potremmo definirla un’operetta garage che illumina d’immenso lo sbiadito panorama nostrano.

Trattasi, per così dire, di un omaggio ai Devo di Girl U Want (di cui si accenna una cover rielaborata), senza mai ricordare realmente la band americana. Tredici minuti da ascoltare tutti d’un fiato, dissacranti e giocosi (c’è pure un riferimento ai Blink 182), ma anche arrabbiati e rigorosamente aggrapati al genere di riferimento. Il sound, infatti, non si discosta quasi mai dai consueti binari tracciati sulle orme dei Thee Oh Sees e delle due band da cui gli Yonic South provengono, ovvero i Bee Bee Sea e i Miss Chain & the Broken Heels.

Beh, capite bene che tutto questo entusiasmo, dal vivo, si amplifica ulteriormente. Roba che ti trasforma un triste mercoledì sera in una festicciola scassata da ricordare con gli amici. Soprattutto se a chiudere il live ti piazzano una Wild Cobs al tritolo, giusto per mandarti a casa detonato. Gira voce, tra l’altro, che “Devo Challenge Cub” sia il disco “finale” degli Yonic South, con relativo tour conclusivo. Non so se sia vero. Ma il consiglio, comunque, è quello di non perdervi le prossime date. Le trovate elencate qui sotto.

Paolo