Nel 2022 i The Devils, duo napoletano composto da Erika Switchblade (batteria e voce) e Gianni Blacula (chitarra), furono headliner a un festival bergamasco organizzato da amici. Ancora oggi penso sia stato il miglior live act passato per il nostro festival in più di dieci anni, nonché uno dei migliori spettacoli rock a cui si possa assistere in Italia. Prima del concerto parlammo insieme di Prince, del quale Gianni aveva appena comprato due vinili a un banchetto.

Ecco, per capire questo “Let The World Burn Down”, frutto di una maturazione artistica che ha portato la band verso lidi sicuramente meno hard rispetto al passato, penso sia utile pensare proprio al genio di Minneapolis. Le dieci canzoni in scaletta trasudano non più la sensualità violenta a cui la band ci aveva abituato, ma una sensualità (sempre comunque smaccata e ad alto tasso erotico) più consona alla storia del rock, del blues e persino del soul più malato.

Se la potenza e la velocità dei precedenti lavori non è venuta a meno (sentite la doppietta Roar II e Shake ‘Em), è anche vero che il finale di Mr Hot Stuff, con Erika dedita a raggiungere i fasti vocali di Otis Redding, è qualcosa a cui non eravamo abituati ma alla quale ci abitueremo facilmente. A queste si aggiunge la rilettura di due perle nascoste dei sixties quali Big City Lights e Teddy Girl Boogie.

Il resto dell’album danza su coordinate impostate sul rock’n’roll grezzo e stoogesiano di Juliette Lewis, ma anche su uno stoner massiccio e acido. A favore dell’ultimo, si ascolti innanzitutto la conclusiva Horror And Desire, in cui troviamo anche un mirabile assolo del produttore Alain Johannes, già nel giro Desert Sessions / Queens of the Stone Age.

Andrea Manenti