Jeff Rosenstock – Hellmode: recensione

Il nuovo album di Jeff Rosenstock "HELLMODE", ci offre un'altra dimostrazione del suo talento nell'arte di creare veri e propri inni musicali. Fin dai suoi esordi con "Bomb The Music Industry!" nel lontano 2005...

Beach Rats – Rat Beat: Recensione

Se fosse uscito nel 1982, questo album sarebbe molto probabilmente un classico assoluto. Quarant’anni dopo, fortunatamente, non gioca soltanto con l'effetto nostalgia, ma mostra cinque ex ragazzi dediti a d...

Algiers – Shook: Recensione

Gli Algiers sono una di quelle realtà nate ortodosse, completamente dedite alla propria natura istintiva e ribelle, poi diventate un universo multiculturale capace di condensare in una sola opera varie infl...

Crancy Crock – Mayday: Recensione

Ne sono quasi certo. Se fosse uscito nel periodo d'oro del punk-rock italiano, diciamo nella seconda metà degli anni '90, “Mayday” dei Crancy Crock sarebbe stato un best seller. In quell'epoca ormai lontana...

Fucked Up – One Day: Recensione

Il sesto lavoro discografico della band canadese Fucked Up è una bellissima scommessa. Era infatti il 2019 quando il chitarrista Mike Haliechuck iniziò a pensare seriamente a cosa avrebbe potuto scrivere e ...

Deaf Lingo – Lingonberry: Recensione

"Lingonberry" è il secondo album della band milanese Deaf Lingo, fuori per l'etichetta svedese Lövely Records. Nel seguito di "Bug" (2017), il quartetto persegue le intuizioni punk lo-fi dell’album di esord...