Milano, 21 giugno 2019

A distanza di giorni ho ancora un po’ di amaro in bocca. Mi chiedo se siano stati i diversi vodka tonic bevuti durante la serata per tentare di sconfiggere il famigerato caldo-umido milanese, o se sia più probabilmente colpa dei Metronomy, che ci hanno lasciato così, senza neanche un misero bis. Quello che posso dire, però, è che tutto sommato il loro è stato un bel concerto.

Non sapevo esattamente cosa aspettarmi dal live una volta arrivata al Circolo Magnolia, ma avevo soprattutto la curiosità di sentir suonare live The Look. Così il gruppo fondato da Joseph Mount nel 1999, cavalcando l’onda del revival anni ’80 degli ultimi tempi, tra “Stranger Things” e “A Night at San Junipero”, è salito sul palco del Magnolia indossando delle tute da ginnastica dai colori fluo e ha suonato, senza troppi artifici musicali, o particolari scenografie, i brani più conosciuti e altri tratti del nuovo album in uscita a settembre, che si chiamerà “Metronomy Forever”.

I ragazzi di Devon iniziano con un pezzo del 2008 tratto da “Nights Out”, The End of You Too, Heartbreaker, in cui la batteria è davvero potente, passando poi per The BayEverything Goes My WayReservoir e Old Skool. Non possono naturalmente mancare i due nuovi singoli Lately e Salted Caramel Ice Cream. Il primo mi piace molto; inoltre, il video è stato girato dallo stesso Joseph Mount.

Tra i nuovi brani c’è anche Insecurity, che cattura totalmente la mia attenzione (infatti è l’unico di cui ricordo il titolo) e che ho già eletto a mio pezzo preferito. Insomma, il nuovo album sembra promettere molto bene, con un tocco vintage ma anche con una maggiore maturità sonora.

Il concerto si avvia verso la fine. Vengono suonate la super romantica Love Letters e finalmente la tanto attesa The Look, che mi fa spuntare sulle labbra un gran sorriso. Su You Could Easily Have Me, i Metronomy concludono il loro spettacolo: sono riusciti a confezionare un bel pacchetto regalo in cui elettro pop ed indie rock si mescolano alla perfezione, farcendolo di riff di chitarra e sonorità elettroniche, e l’hanno poi consegnato al loro pubblico, salutandolo timidamente e lasciando il palco senza farne più ritorno.

Mariangela Santella

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Ph: Nicola Braga